TL;DR;

In questo post definiamo cos’è il bikepacking consigli su cosa portarsi in un viaggio in bici di pochi giorni, in particolare: attrezzi e ricambi, vestiario, qualcosa per lavarsi, gadget elettronici, kit per la sopravvivenza e cosa mangiare e bere. La parola d’ordine è e sempre sarà: COMPROMESSO.

Si consiglia vivamente di visitare la pagina di Amici di Marco E.T.S. e DONARE!
BUONA LETTURA 🙂


Ciao! Se siete arrivati qui è perché avete voglia di partire all’avventura in sella alla vostra bici. Sì, ma non troppa avventura. Un’avventura comoda, che ad una certa età signora mia….

Io ho scelto di farlo iscrivendomi e partecipando (due azioni separate, non è scontato) al Tuscany Trail, e per arrivare preparato all’evento ho dovuto fare scorta non tanto di provviste e bagagli, ma di esperienza e consigli.

Quindi dopo 1 anno di ricerche, dopo aver fatto domande, cercato consigli, partecipato a talk e workshop (quelli di biketialia) a fiere del cicloturismo, e percorso km e km di fango, ho deciso di condensare tutto in un how to di 3 parti più uno speciale:

  • parte 1, questa: cosa portare e perché
  • parte 2: le caratteristiche tecniche della bici da bikepackig e dei sisitemi per caricare i bagagli sulla bici
  • parte 3: che prove fare, cosa controllare, a cosa stare attenti
  • speciale: elettronica da viaggio!

Faccio presente che quasi tutte le guide che ho letto finora partono dalla seconda parte, ovvero dalle caratteristiche della bici e da quelle delle borse… Mi sembra un nonsense, prima capisco cosa devo portare e su che strade devo muovermi, poi scelgo il mezzo adatto e lo allestisco al trasporto. Che ne pensate?

Quindi… per prima cosa, quello che farei è definire il tipo di avventura, ovvero cos’è il bikepacking e come lo declinerò nel mio viaggio…

Bikepacking? Cos’è?

C’è un bellissimo articolo sul sito… ehm… bikepacking.com, che traccia la storia del bikepacking, per cercare di darne una definizione. Alla fine dell’articolo arriva una risposta più o meno articolata:

Bikepacking is loading up a bicycle with lunch for a picnic and an afternoon of reading on a blanket in a nearby park. It’s packing for an open-ended trip far from home over mountains and through cultural stories not your own. It’s a long weekend with two nights spent looking up through the crowns of trees to the Milky Way before falling asleep. Bikepacking is riding a bicycle mostly on dirt, sometimes on the inevitable asphalt, sometimes on a track where only feet or two wheels can go.

A Hystory of Bikepacking

Diciamo che le parole chiave sono avventura, esplorazione e libertà. Un mondo lontano dalla prestazione, a meno che la prestazione non sia la meraviglia. Sì ma avventura mica estrema, no: niente di più di quello che facevi da ragazzino quando uscivi in bici e ti avventuravi fuori dalla strada nota.

In questo caso l’idea è di partecipare ad un tour collettivo, benché “autogestito”, stando fuori qualche giorno. E anche qui, per fare bikepacking non serve per forza dormire nel deserto dello Yucatan e stare in giro 2 mesi, vanno bene anche pochi giorni, e anche in zone vagamente civilizzate, lo spirito è quello che conta! E il fisico pure, perché pedalare e dormire in tenda non sempre vanno di pari passo con uno stile di vita mediamente sedentario.

Pertanto quelli che seguiranno saranno alcuni consigli su come allestire la bici per un viaggio di circa 5 giorni, in aree con presenza di civiltà umana, in una stagione più o meno clemente (fine maggio), dormendo in struttura e su percorsi che includono molti sterrati e che spesso costringono al portage.

Ok, cosa mi metto?

Ovvero, cosa mi porto? Scordiamoci i cambi d’abito tipo Sanremo, in questi casi il mantra è quello tanto caro agli utenti Apple di lunga data: less is more. Ma, soprattutto: COMPROMESSO!

La prima cosa che ho fatto per capire cosa portarmi è stata… cercare su google. (s)Fortunatamente ci sono nmila risorse consultabili, tra cui una delle più complete è sul sito… ehm… bikepacking.com. Poi parlare con le persone, poi pedalare pedalare pedalare.

Io ho preso un po’ di info da tutte le fonti, ho tagliato qua e là, ho shakerato, ho adattato al mio tipo di viaggio, ho fatto una lista lunghissima, poi l’ho accorciata, poi l’ho tagliata ancora e ho prodotto il seguente elaborato:

⚠️⚠️⚠️ATTENZIONE: ci sono una marea di link “affiliati”, cioè se comprate quelle cose su amazon mi arrivano dei soldini. Però non è obbligatorio, anzi se trovate a meno e cose più interessanti scrivetelo nei commenti ⚠️⚠️⚠️

Attrezzi e parti di ricambio

Ok, sei in giro 5 giorni con la bici stracarica, nei boschi, giù da sentieri scoscesi su per salite impervie… cosa potrà mai capitare? Buchi, spacchi il forcellino del deragliatore, spezzi il cavo del cambio, sfondi la catena… tutte cose che capitano regolarmente (a me ne sono già capitate alcune). Magari a 10 km dalla partenza il primo giorno o, peggio, nel mezzo del nulla cosmico. Che fare? Armarsi di pazienza, abilità e… nastro americano

Sì, c’è anche quello nella lista! Ecco il minimo secondo me. Occhio, il minimo è l’intersezione tra quello che serve a voi per star tranquilli, quello che serve veramente e la quantità di roba che riuscite a portare. Se non sapete fare riparazioni sul campo, se non sapete usare gli attrezzi… DOCUMENTATEVI E PROVATE PRIMA! O viaggiate con qualcuno che lo sa fare.

  • Coltello multiuso con pinze, ad esempio il Letherman Skeletool
  • Multitool con almeno le principali chiavi a brugola / torx presenti sulla bici (INCLUSE quelle di regolazione dei deragliatori, che sono piccine). Qui ci sono due filosofie: portarsi una mini-cassetta di chiavi, oppure usare un multitool compatto. Nel secondo caso occhio: a volte le chiavi troppo corte non permettono di operare agilmente
  • Smagliacatena, a volte incluso in alcuni multitool compatti. Serve ovviamente per aprire la catena in caso di maglie rotte 🙂 che poi possono essere sostituite con una falsamaglia (vedi sotto) e maglie di scorta (vedi più sotto)
  • Pinze per falsamaglia (optional ma fanno comodo), hanno la doppia funzione di facilitare l’apertura e la chiusura della falsamaglia (per aprire la catena, o per fare delle giunte). Alcune integrano più funzioni e hanno anche un alloggiamento per falsemaglia di scorta.
  • Falsamaglia, che sia adatta alla vostra catena. Se avete, ad esempio, un pacco pignoni da 10 marce la vostra catena sarà una catena “10v” e avrete bisogno di una falsamaglia per catene 10v… Le catene sono diverse tra loro, occhio.
  • Leve leva gomme, o anche lev2gomme. Se avete i tubeless, portatele per scaramanzia (vedi sotto)
  • Kit riparazione per tubeless (perché sì, i tubeless sono D’OBBLIGO), fatto da una serie di vermicelli appicicaticci (detti anche bacon strip) e una forchettina per inserirli. OCCHIO, i vermicelli hanno spessori diversi, i più grossi tappano buchi più grossi ma hanno anche bisogno di forchettine grandi, o grandi forchettini. Forchettini Cinghiale. Una volta inserito il vermicello della dimensione adatta (o tanti vermicelli) il lattice e la pressione sigilleranno il buco. Tagliare l’eccesso di vermicello può essere utile, anche per quello avete il coltello.
  • Lattice extra, perché non si sa mai che tipo di sutura bisognerà praticare… Muc off fa una confezione “squeeze” abbastanza portatile.
  • Camera d’aria di scorta, perché non si sa mai / per scaramanzia. Della taglia giusta, però.
  • Toppe per camere d’aria e il sigillante per le gomme, quello che si trova in tutti i kit da due lire per riparare le camere d’aria. Può tornare utile anche coi tubeless per suture importanti.
  • Fascette da elettricista. MAI USCIRE SENZA.
  • Fasce elastiche in poliuretano. Tipo le fixplus, ce ne sono di varie misure. Sono utilissime per fissare i carichi, anche quelli che non sapevi di avere.
  • Pompa, meglio se comoda con pedale e con manometro integrato. Io ho una Topeak Mini Morph G, anche se poco adatta alla dimensione delle ruote (ovvero: ha poca capacità). Ho anche una OneUp 100cc e deciderò all’ultimo cosa portare.
  • Forcellino deragliatore di scorta. ⚠️⚠️⚠️ OCCHIO è un pezzo difficile da reperire perché dipende dal telaio della vostra bici. Ordinatelo per tempo (tipo sono 2 settimane che ne sto aspettando uno)⚠️⚠️⚠️
  • Attacchi scarpe (SPD) di scorta. Se ce li avete, se non usate gli attacchi è inutile portarveli 😀 io non so come pedalare senza.
  • Viteria variegata, cavo del cambio cambio, cavo del freno (se li avete a cavo). ⚠️⚠️⚠️OCCHIO: il cavo del cambio Shimano va bene per Sram e viceversa, ma non Campagnolo. Campagnolo ha un cavo tutto suo.⚠️⚠️⚠️
  • Nastro telato (eccolo!)
  • Ricambi: a parte il succitato forcellino, io mi sto portando dietro anche… pezzi dei deragliatori. In questi mesi sono riuscito durante i miei test (ne parleremo) a metter fuori uso sia il deragliatore anteriore che quello posteriore (oltre a piegare 2 forcellini). Quanto ne rimane è un’ottimafonte di ricambi.

Ovviamente, come detto, tutto ciò non serve A NULLA se non siete in grado di fare le riparazioni da soli o se non c’è con voi qualcuno che le sappia fare 🙂 cercate di fare esperienza e comunque portatevi almeno il kit foratura!

Se viaggiate in gruppo e contate di rimanere sempre compatti, dividete il carico. Non è necessario avere diecimila multitool, piuttosto portatene uno solo per tutto il gruppo ma completo e funzionante.

Vestiario

Ok, qui bisogna fare un po’ di analisi. Ci sono 2 tipi di vestiario da portarsi dietro, e uno è optional 🙂 C’è il vestiario tecnico (i “bib” e la magliette teNniche, i kit per il meteo avverso ecc) e c’è il vestiario “casual”, quello per andare in giro a fare il turista. Indovinate qual è quello optional? 🙂

L’altra cosa che va detta è che i km quotidianamente passati in sella in questo tipo di viaggi sono tanti, ma soprattutto hanno basse medie orarie, perciò resteranno relativamente poche ore da passare giù dalla sella e fuori dal letto… che senso ha portarsi tante magliette e tante mutande quando per la maggior parte del tempo non si useranno mutande (i pantaloni col fondello si indossano SENZA mutande) e si userà la maglia tecnica del ciclista? meglio portarsi un cambio in più per pedalare e qualcosa in meno per fare il turista. E sicuramente portarsi l’asciugamano.

Ecco il listone (anzi, listino) per il vestiario:

  • 2 salopette con fondello (una addosso, l’altra in valigia). Qui vedete voi come vi trovate, io ho preso una Assos e una Gorewear: entrambe con fondello da lunghissime percorrenze, meglio evitare di essere doloranti. Portarne 2 è un lusso. Una potrebbe essere sufficiente SE la sera c’è il clima adatto a far asciugare il fondello. Sconsiglio di asciugarlo in fretta con l’asciugacapelli e l’aria calda perché rovinate i polimeri.
  • 1 maglietta ciclismo, meglio di colore chiaro per evitare di scaldarsi troppo. Mi raccomando che sia fornita di tasche sul retro e che sia comoda per voi. Io preferisco uno stile molto attillato, tipo seconda pelle, ma ognuno ha le sue preferenze.
  • 1 canottiera “mesh” ciclismo. Anche qui, preferite i colori chiari (bianco) per contrastare l’irraggiamento
  • 1 antivento con o senza maniche
  • 1 kit antipioggia. Io ho un Mac in a Sac da tanti anni, non è la cosa più “dedicata” al ciclismo ma mi adatto. Potete stare minimal (proteggento solo la parte superiore) o aggiungere pantaloni e copri scarpe… vedete voi in base al meteo previsto, alle temperature, a quanto siete disposti al compromesso, e a quanto spazio avete.
  • 2 paia di calzini ciclismo (uno addosso, uno di scorta)
  • Una maglia da ciclismo a maniche lunghe per clima fresco. Perché? Potrete usarla come felpa la sera oppure come strato sotto alla mantella se insieme alla pioggia arriva anche il freddo. Io ho ne ho presa una misto merinos in supersconto su Decathlon.
  • Le scarpe, il casco, gli occhiali, il buff e i guanti.

Per quanto riguarda la parte “optional”:

  • 1 o 2 t-shirt casual. Io ho preso quelle in lana merino alla Decathlon. La lana merino ha il vantaggio di non puzzare ed essere termoregolante
  • 1 o 2 paia di mutande. Un paio potrebbe bastarvi se avete il tempo di lavare e far asciugare
  • 1 paio di pantaloncini corti, tipo trekking
  • 1 paio di SANDALI APERTI che dopo una giornata al chiuso il vostro piede vorrà riposarsi. Io ho dei Teva M Hurrican Xlt2, indossati col calzino vanno bene anche per l’escursionismo.
  • Optional: costume da bagno se pensate ce ne sia l’occasione

Igiene

L’igiene non è proprio il primo pensiero in questo tipo di viaggi… Cosa c’è di più avventuroso e liberatorio di fregarsene del proprio odore? D’altra parte… potrebbe essere carino la sera socializzare coi locali e questo può avvenire solo se non si puzza di carogna. Per cui, un kit come al solito minimale. Alcune cose, poi, sono proprio necessarie. Tipo la crema camoscio. Cosa?

  • Crema camoscio antibatterica: cos’è? E’ una crema che si spalma su tutte le parti del corpo che sono soggette a sfregamento per evitare irritazioni. Si chiama così perché una volta i “fondelli” erano in pelle di camoscio e senza un apposito lubrificante era impossibile usarli. Potete (dovete) spalmarlo su ogni parte soggetta ad attrito: interno coscia, inguine, perineo, capezzoli… dove volete. Occhio che quasi tutte hanno alcool e quindi evitate le mucose e le parti più sensibili. La potete spalmare anche direttamente sulla parte interna del fondello, c’è anche chi la spalma sulla sella per far scivolare meglio il sedere sulla sella. La crema deve essere antibatterica, così vi tenete anche tranquilli sul lato igienico andando a riutilizzare fondelli tenuti su per 10 ore e poi lavati un po’ così in B&B.
  • Spazzolino
  • Dentifricio
  • 1 pezzo di sapone per lavare i panni (e anche voi stessi in caso di emergenza)
  • 1 asciugamano in microfibra: se viaggiate solo in albergo potreste anche non portarlo… ma come insegna la Guida Galattica… MAI e poi MAI uscire di casa senza asciugamano.
  • 1 cordino e due moschettoni: utilissimo per appendere i panni 🙂
  • Salviettine umidificate, le più compatte.

Se viaggiate in gruppo, portate 1 solo dentifricio, 1 solo sapone, 1 sola crema camoscio ecc per tutto il gruppo. A parte spazzolino e asciugamano, per il resto cercate di dividere il carico.

Elettronica

Ne parleremo diffusamente in un post dedicato. Comunque, dipende molto da cosa volete fare, ma in generale io come minimo porterei

  • Ciclocomputer con tracce, cartogtrafia e GPS. Se non ce l’avete vi consiglio il Garmin Edge Explorer 2. Ha uno schermo grande, la batteria dura tanto e ha supporto per vari sensori. E’ molto completo e non costa tantissimo. Questo accessorio è praticamente essenziale, potrete creare le vostre tracce o usare quelle esistenti su servizi come Komoot, importarle sul ciclocomputer e seguirle in tranquillità. E’ molto più facile avventurarsi fuori strada ma anche fuori traccia se c’è un modo facile per ritrovare la direzione 🙂 In più molti di questi sistemi fungono da dispositivi di sicurezza, inviando segnalazioni a contatti predefiniti in caso di incidente rilevato.
  • Luce che illumina tanto davanti, luce che si fa vedere tanto dietro. Io ho preso roba Magicshine, ormai le uso da tanto tempo. Davanti ho la RN3000 ma anche la Ray 1600 va bene, dietro la Seeemmeeeee 200
  • Cavi di ricarica per tutto, e multipresa compatto.
  • Una power bank può essere utile. Alcune luci per bici ora integrano anche una power bank, tipo i faretti anteriori che ho messo in link sopra.

Sicurezza

Stando in giro tanti giorni in zone impervie, bisogna essere preparati a qualche imprevisto anche di tipo medico. Dato che viaggiamo in zone civilizzate, ho realizzato un kit minimale pronto solo per emergenze (cadute, tagli, febbre, dolori ecc) e per prevenzione (protezione UV). Ecco il mio kit:

  • Un qualunque kit di prontosoccorso che si trova a pochi euro, già fatto e pronto per l’uso. Io ho preso questo di Amazon Basic, che è vagamente impermeabilizzato, tranne nelle cerniere
  • Cerotti tipo “steri-strip”, ovvero quelli per la sutura
  • Ibuprofene. Mi raccomando: leggere istruzioni, non mischiare ecc ecc
  • Paracetamolo. Mi raccomando: leggere istruzioni, non mischiare ecc ecc
  • Crema per protezione UV.
  • Fischietto di emergenza. Magari fatto con la stampante 3D.

Alimentazione e idratazione

Come detto viaggerò in Toscana. Non vuoi mangiare in trattoria? Eh sì. Almeno a cena. A pranzo? Mah… vediamo. In ogni caso, per quanto cibo e acqua siano reperibili lungo il percorso, è sempre bene aver pronta una piccola scorta di alimenti ad alta densità energetica e acqua e sali minerali sufficienti a sostenere gli sforzi. Quindi in definitiva

  • frutta secca, anche in forma di barrette
  • sali minerali: le classiche compresse da sciogliere nella borraccia, occupano poco spazio
  • qualche gel energetico (magari con caffeina) per quando vi serve un boost

Quando potete durante il percorso comprate della frutta, riempite di acqua le borracce, mangiate carboidrati complessi. Non esagerate con i pranzi altrimenti non vi rimettete più in sella 🙂

’nuff said