Highlights 🚵

PartenzaCastelnuovo D’Abate7:00
ArrivoSiena16:35
Distanza [km] e Dislivello+ [m]112.152155
Le discese ardite, e le risalite…

Oggi tappone. Anzi. TAPPONE. La preparazione è partita ieri sera, chiedendo al ristorante dove abbiamo cenato un po’ di caffè da usare con la moka dell’ agriturismo. Ci ha dato delle cialde che abbiamo accuratamente sbucciato.

Stamattina sveglia presto e partenza alle 7:00 precise. Subito duri con 800 m di dislivello in meno di 40 km 🤣 la tappa è stata tutta così, profilo altimetrico a “seghetto” ma con ogni dente esso stesso a “seghetto” pure lui, insomma seghetto frattale. Su e giù continui, prevalentemente su fondo di polvere e ghiaia. Quando andava bene (tipo dopo Montalcino) un bel discesone in asfalto per arrivare a 60 km/h e recuperare sulla tabella di marcia. Non avendo gambe abbiamo cercato di avere testa, gestendo con soste brevi e sfruttando l’inerzia dei discesoni. Schiappe in salita, lanciati a uovo in discesa, saltando le buche o facendo gli slalom come Senna sui rettilinei quando cercava il grip migliore, e gestendo i freni a “colpetti” per non scaldarli troppo e non andare in bloccaggio sul fondo con zero aderenza.

La giornata è passata così, durissima, con un importante decadimento dopo Buonconvento, che pure è stata un’ottima sosta per il ristoro.

Gli ultimi km sono stati agonia pura: ginocchia doloranti, lividi sotto il 🍑 e arrivo in salita nel traffico di Siena. Ma anche questa è andata.

Nota: la tappa segnava 1600 m e qualcosa di dislivello positivo. Il Garmin ne ha registrati 2155…

A far da contraltare all’agonia fisica: un paesaggio meraviglioso, la città di Pienza, Piazza del Campo a Siena, le risate con Marco.

La traccia completa è disponibile qui.

KOM ⛰ & KO 💩

La vetta: Buonconvento ci ha accolto nella sua piazzetta con un “bike point”, l’acqua fredda gratis, il bar col panozzo e soprattutto una simpatica ultra settantenne, professoressa in pensione, che ci consigliava una deviazione di 20 km per andare a vedere la Via delle Crete (che poi parzialmente abbiamo anche fatto) con l’abazia degli Olivetani. Grazie signora perché nel momento del bisogno abbiamo riso come scemi (perché lo siamo) a pensare alle attività di snocciolamento col deretano praticato dagli Olivetani 🫒🍑

Il crepaccio: siamo arrivati a Siena fisicamente distrutti. Schiena rotta, ginocchia doloranti e 🍑 livido. Abbiamo chiesto troppo ai nostri corpi? Lo scopriremo domani.

De-ragliatore 🐴

Ciclista Curioso: 👀 potrei dire lo spagnolo con il cane di taglia media nella cassetta della frutta sul portapacchi posteriore. Potrei dire la coppia che pedala con le magliette abbinate “oggi si pedala…” “…con la moglie”, con lei sempre alla destra di lui, a cui ho chiesto se c’era un terzo partecipante (…con l’amante) ma non hanno capito. E invece vince quello che in prossimità dell’arco più fotografato di Pienza ha fatto 20 foto di prova con turisti panzoni in mezzo prima di riuscire a fare una foto all’amico… e che quasi non voleva dare il telefono a Marco per fare una foto a entrambi. E che quando siamo andati via spiegava all’amico come fare la foto perfetta regolando la luminosità.

Ciclista Goloso: 🍝 A colazione qualunque cosa assomigliasse ad un carboidrato complesso, usando i resti del giorno prima: i “biscotti della sposa” (salati), due biscottoni frollini, focaccia con le olive, il pane avanzato la sera prima dalla cena. Tutto triturato ingollato e processato. A pranzo panino col capocollo e pecorino. Aperitivo (perché noi siamo dei signori) in Piazza del Campo con birrozzo e pizza bianca. Poi pici cacio e pepe all’Osteria del Vicolo in via Porrioni. Buoni, tanti, economici. Consigliata!

Forsenontuttisannoche: a Seregno c’è una casa degli Olivetani. Ma l’abate no, eh! l’abate sta qui. QUI!

Scattifissi 📸

Tuscany Trailer 🎥

E DAI DAI DAI! 💸💸💸💸

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