Highlights 🚵

PartenzaSiena7:17
ArrivoVolterra15:00
Distanza [km] e Dislivello+ [m]73,361675
I boccettini, quelli lunghi!

Stamattina sveglia di buon mattino, colazione presso il bar di un super fan di Adriano Celentano che però non vuole che si fotografi la sua collezione privati di dischi appesi.

Alzo un po’ la sella, check raggi, olio sulla catena, sistemiamo focaccia e the freddo (destinato a scaldarsi) con la fascia col velcro regalateci come gadget da Fulcrum alla partenza (gadget dell’anno) e banane qua e là e via andare.

Oggi la tappa è breve ma intensisssssima e la passiamo all’insegna de i boccettini lunghi.

Il profilo altimetrico è spaccagambe, un continuo su e giù che non concede tregua. A differenza di ieri non ci sono grandi discesone, ma solo piccole volate seguite da strappi massacranti. Buona parte del percorso lo condividiamo coi pellegrini che a piedi percorrono la Via Francigena.

Quello che ci manca, più che la gamba, è il muscolo della sella. Che non è il 🍑, o meglio, non solo. È quel complesso di glutei scolpiti, lombari resistenti e soprattutto cervello in grado di filtrare la stanchezza, spegnere i pensieri e resettarsi ad ogni pedalata. Noi no, noi siamo uomini di pianura, anzi, di ufficio di pianura. Quindi soffriamo. E mentre vediamo gli altri superarci senza troppa fatica ci chiediamo: ma come faranno? Spoiler: poi lo abbiamo scoperto.

Solo una sosta focaccia al volo tra Monteriggioni e San Gimignano, dove ci fermiamo per caffè pipì e poi ripartiamo, con l’idea di arrivare a Volterra per pranzo. Tanto sono pochi km… e invece…

Invece la fatica accumulata ci sfianca e il garmin, sadico, ci mette del suo con la via crucis delle salite, fino al Calvario. E quando pensi, dopo l’ennesima salita, che finalmente puoi buttarti giù a pesce… ecco che arriva un massacrante tratto di portage estremo: giù e su spingendo la bici a mano tra pietroni e terreno scivolo. E poi ancora salita salita, discesina, polvere, salita, discesina, polvere polvere polvere.

Infine l’arrivo a Volterra: una salita di 5 km all’8% sotto il sole a picco e coi camion che ti fanno il pelo… attraversata la porta della città stremati ci fermiamo per la classica pizza e tagliata di manzo. Una pizza e una tagliata a testa, ovviamente. Perché no!

Arrivati in albergo scopriamo che ci sono tanti altri ciclisti, che bello! Per curiosità sollevo la bici di un altro, a momenti la lancio sul soffitto. È fatta d’aria. Tutta completa coi bagagli pesa molto meno della mia spoglia…


La traccia completa è disponibile qui. Edit: link corretto!

KOM ⛰ & KO 💩

La vetta: trovare un ristorante nel momento del bisogno non ha prezzo

Il crepaccio: stamattina siamo partiti bene, Marco ha trovato il suo vestiario tecnico lordato da sterco di piccione, io mi sono (ri)lussato un pollice spostando una borsa. Poi andando perdo per strada: 2 banane, 1 barretta e proprio nel momento del bisogno mi getto addosso l’ultimo shot di caffeina e zucchero, impastandomi molto.

De-ragliatore 🐴

Ciclista Curioso: 👀 ad inizio giornata sembra sempre difficile perché ormai si ribeccano sempre le stesse persone, ma poi alcuni nuovi fenomeni emergono. Quello che mentre fatichiamo ci vede guardare con invidia una bici elettrica e ci dice “Bella l’elettrica eh… ma io c’ho le gambe elettriche” scala 4 rapporti, mette il 26 x 52 che ci puoi salire sui muri e ci passa di slancio. Quelli che nel bosco nero uno cade e si ferisce, lo fasciano, il ferito sta in piedi e invece di andare a piedi verso un posto con della civiltà chiamano l’ambulanza dal centro geometrico della selva oscura e ci dicono “la sentiamo ma non arriva, se la vedete mandatecela”. Certo, aspetta che finisco sti 40 km di foresta e poi te la mando. Però vince il ciclista mal fidente che mentre facciamo il Tetris per far stare 7 bici nello sgabuzzino dell’affittacamere ci guarda e ci fa “non so… quasi quasi la lego col catenaccio…”. Il cervello no, non l’ha legato.

Ciclista Goloso: 🍝 cara Osteria della Pace, grazie per averci sfamato in orari non consoni: pizza e tagliata in rapida sequenza sono la soluzione per i tremori da fatica. Però la pizza l’ho divorata tipo idrovora solo per estrema fame, non era granché. A cena da Porgi l’Altra Pancia riproviamo coi pici cacio e pepe (nel mio caso con variante di limone e pistacchio), e il crostino toscano, mia passione e che ancora non avevo avvicinato.

Forsenontuttisannoche: GRINTA CI VUOLE! GRINTA! È UNO SPORT DI 💩

Scattifissi 📸

Tuscany Trailer 🎥

E DAI DAI DAI! 💸💸💸💸

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