Straordinario risultato di un approfondito studio scientifico: l’iPhone non è necessario alla sopravvivenza del genere umano, ma anzi è controproducente.

Benché sia noto da tempo il possesso di un iPhone, soprattutto se 3G, migliori le chance riproduttive in individui di ambo i sessi, gli studi mostrano che il desiderio ossessivo dell’iPhone provochi gravi squilibri all’organismo e alla psiche umano.
Sembra inoltre che tali squilibri non vengano totalmente eliminati nemmeno dopo l’acquisto dell’oggetto del desiderio: essi infatti vengono semplicemente rimpiazzati da altri scompensi: alcuni utenti vengono colti da una sindrome ossessiva nota sotto il nome di “aggiorna-cracka-aggiorna-aggiorna-cracka-installa-cracka” che provoca, tra l’altro: buciore agli occhi, scatti ai nervi, sbalzi d’umore, catatonia, insonnia, vuoti di memoria e azzeramento della vita sociale; altri vengono colti dalla meno trascendentale ma altrettanto grave sindrome del “e mò come lo pago l’abbonamento?”, che oltre a depressione e insonnia, provoca l‘azzeramento del conto in banca. Appare chiaro che, in entrambi i casi, le chance riproduttive calano bruscamente, ma sembra che gli individui più colpiti da tali disturbo siano quelli di sesso maschile.I risultati della scienza parlano chiaro: è dimostrato senza alcuna ombra di dubbio che il moltiplicarsi di voci, rumors, indiscrezioni, notizie, hype, chiacchiericci e voci di corridoio inerenti l’iPhone non solo rincoglioniscono la popolazione mondiale, ma generano una forma di ossessione-repulsione indotta anche in chi non ha alcun interesse nell’iPhone. Questo fenomeno è particolarmente acuto negli individui appartenenti alla classe sociale dei geek, ma gli scienziati mettono in guardia: “nessun individuo che provi ad usufruire di un qualsiasi mezzo di informazione, fosse anche solo la posta del cuore di Suor Germana, può dirsi al sicuro”.

Tra i più soggetti ai rischi (oltre, ovviamente, agli anziani e ai bambini) vi sono i fruitori di Feed RSS, soprattutto se il sito di riferimento è di argomento tecnologico (ma la tendenza è generalizzata). Per mettere al riparo le povere menti di questi esseri indifesi si stanno mettendo a punto dei semplici ma efficaci filtri che consentano di percepire la parole “iPhone” come “sifone”. In questo modo titoli come “Tutti in fila per il sifone 3G”, “Tariffe sifone 3G in Italia” o “Andare in Nuova Zelanda per essere i primi a comprare un sifone 3G” non faranno più paura ma desteranno solo curiosità ed ilarità.

Infine un invito a chi, alla fine, non vuol rinunciare a possedere il gingillo telematico: invito tutti voi a firmare numerosi la petizione su iPhonesifoneaffissato, così che almeno in parte il problema possa essere alleviato.

’nuff said