Ok, sgombriamo subito il campo da ogni dubbio: dell’Apple Watch non ce ne frega una mazza perché è semplicemente una cagata pazzesca (cit.) nata (morta) per dovere nei confronti del mercato, ovvero per contrastare i concorrenti nel campo degli indossabili e per dare agli utenti iPhone una possibilità di esperienza “seamless” tra cellulare e orologio (come accade con Android e i dispositivi Android Wear), come se qualcuno gliel’avesse chiesta!
Parliamo invece delle cose serie ed interessanti. Il MacBook 12″.
Il MacBook 12″ è la summa di quello che rappresenta per me Apple: un’azienda che fa hardware ben progettato e in zona bleeding edge, un’azienda in grado di concentrare innovazioni pratiche che rendano il design di un oggetto semplice e funzionale ai massimi livelli, un’azienda che non si ferma dove si sono fermati gli altri ma va ancora avanti!
Lo dico subito, non ho visto il keynote, ma stamattina mi sono rivisto tutti gli articoli e i video e le foto e tutto il materiale tematico. Ecco cosa mi ha fatto sobbalzare (positivamente).
Fanless
Finalmente. Era ora. Un ritorno alle origini, proprio come da fissazione jobsiana, una macchina fanless. Ora serve solo che prenda fuoco come i Macintosh 128k e poi è amore vero! no, scherzi a parte, era ora.
Questione di feeling…
…o di feedback! Bella l’innovazione del touchpad con i livelli di pressione e soprattutto il t” che rende il feedback fisico nonostante i limiti imposti dallo spessore.
I touchpad dei portatili Apple sono gli unici che riesco ad usare seriamente e con naturalezza. In tutti gli altri casi soffro enormemente e sento il bisogno di un mouse esterno. Questa ennesima iterazione del touchpad di Apple sembra, senza giri di parole, la quintessenza della tecnologia applicata nel campo.
Reinvenzione della ruota?
No, del tasto. Ora, sulla ruota i lavori sono in corso (Tweel, ERW, LoopWheels), ma per i tasti ci ha pensato Apple:
Un design semplicissimo e monolitico per avere un tasto preciso e a corsa corta. Wow. Questo è il pezzo che mi piace di più di tutto il MacBook 12″.
Terrazzamenti
Classica cosa che uno la vede e dice: come ho fatto a non pensarci prima?
probabilmente ci avevano pensato tutti, Apple (grazie ai suoi fornitori) l’ha fatto.
…una USB per domarle e col cavo alimentarle
USB-C? Cioè dopo aver spazzato via i floppy in anticipo di un lustro rispetto al resto del mondo, dopo averci fatto capire che il lettore CD/DVD è inutile, se non per installarci un SSD, ora via pure tutte le inutili porte. Basta, c’è il uairless, usiamolo! Su un ultraportatile è la strategia vincente.
Conclusioni
Degli iperpixel del nuovo monitor non ve ne parlo neanche, cose troppo raffinate per il mio senso ingegneristico e pratico. Gli unici difetti che trovo, per ora, nel MB 12″ sono i bordi ancora troppo spessi attorno al monitor e il fatto che ci sia una versione color oro che fa schiferrimo.
Per il resto sono decisamente soddisfatto di questo nuovo gioiellino designed in California, e del fatto che Apple l’abbia presentato. Meglio un MacBook 12 di cento milioni di Apple Watch. Nei prossimi keynote vorrei vedere questo genere di cose, magari rinnovate attenzioni e nuove pensate per rivoluzionare lo stagnante mondo dei desktop.
’nuff said
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