Ieri ho guardato il Keynote, come non facevo da tempo. Mi sono preparato con un misto di curiosità ed eccitazione, mi sono isolato dal resto dell’interweb per evitare di scrivere e leggere commenti a caldo. Il risultato? Mi sono annoiato a morte.

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Un copione trito e ritrito

A parte il siparietto del car karaoke, il keynote ha mostrato lo stesso copione trito e ritrito e ormai noto fino alla nausea, che può essere riassunto così:

  • l’iProdotto X è fighissimo
  • l’iProdotto X ha venduto benissimo ed è stato apprezzatissimo
  • ecco il nuovo iProdotto X+1, il miglior iProdotto di sempre
  • immagini varie con scritte “2x” e “3x” e “millions” e “billions”

Come se a uno potesse venire in mente di indire una conferenza stampa per presentare un prodotto peggiore di quello della generazione precedente…

L’attenzione per il dettaglio

La maniacale attenzione per certi dettagli è sempre stata la firma sui prodotti Apple. È stato un piacere ritrovarne un po’ nel keynote di ieri, parlo ad esempio del racconto di come è stato messo a punto l’appleWatch per monitorare l’attività dei nuotatori. Bello. Però anche chissenefrega, checché ne dica Cook, l’appleWatch è uno smartwatch di fascia troppo alta, praticamente fuori mercato.

Bellissimi e interessantissimi anche gli auricolari bluetooth, un piccolo capolavoro di tecnologia, bisogna ammetterlo. Ma quel prezzo? Mah.

I miglioramenti dovuti

L’iPhone 7 plus è uno smartphone che costa 1000€. MILLE euro. Finalmente ha un grado di protezione da polvere e acqua IP67. Non è una novità in assoluto. Ma è senz’altro una cosa gradita per evitare di buttare, per la seconda volta, 1000€ nel cesso.

Ha una doppia fotocamera, perché ciù is megl che uan, e anche qui, non è una novità assoluta, ma ci sta che uno smartphone da mille euro debba fare foto migliori di una mirrorless da un paio di centinaia di euro e soprattutto meglio dei concorrenti prezzati dal 30 al 50% in meno. Non ce n’è, Apple deve aggiungere questo genere di cose per giustificare un prezzo così elevato, ma non sono cose che portino un reale beneficio.

Ho trovato fantastico il meticoloso lavoro di integrazione software per questa doppia fotocamera. Ma spero che tutto questo tripudio di tecnologia non abbia l’unico scopo di ottenere un buon effetto bokeh su immagini che probabilmente non vedranno mai la carta fotografica. Grazie Apple, ma anche no.

Tutto il resto è noia

Sì perché Super Mario Run è solo un altro endless run, iWork ma dai, c’è davvero qualcuno che usa la suite per lavorarci? a parte loro, dico… e tutto il resto, dall’impermeabilizzazione alla doppia fotocamera alle dimensioni dell’appleWatch ce le avevano già dette i siti di rumors, ormai da quelche giorno.

Ha ancora senso indire conferenze stampa per annunciare l’enensima release dello stesso prodotto? Tanto il ciclo di vita è di sei mesi, ci devi davvero ammorbare due volte all’anno con il miglior iProdotto di sempre (per i prossimi sei mesi).

Qual è la nuova next big thing? Tim non so se lo sai, ma gli smartphone ormai li sanno fare bene cani e porci…

Where is the love… for Macs?

Apple ha deciso che il suo core business sono smartphone di fascia alta o altissima e smartwatch di fascia alta. Ok. Ma un paio di update ai Mac? Vediamo un attimo la situazione:

  • Mac Pro: il flagship di Apple non viene aggiornato dal dicembre 2013. Sono più di due anni, anzi sono quasi tre
  • Mac Mini: il piccoletto non vede update da ottobre 2014, sono quasi due anni, e già all’epoca non era un fulmine di guerra.
  • MacBook Air: marzo 2015. Un anno e mezzo.
  • MacBook Pro Retina: maggio 2015, poco più di un anno.
  • iMac: ottobre 2015, 11 mesi.
  • MacBook: aprile 2016.

La gamma di computer Apple è a dir poco vecchia! Ok, la velocità di aggiornamento dei computer Apple è sempre stata bassa rispetto ai PC, e per quello l’usato si svaluta poco, però quello aveva senso quando i Mac montavano processori PowerPC e si poteva vivere fuori dal mercato! PowerPC, ve li ricordate? No! Perché ormai sono 10 anni che siamo passati ad Intel, non sarebbe l’ora di stare al passo?

Quasi tutti i computer Apple sono indietro di almeno una generazione di processori Intel. Il lancio della settima generazione di processori Intel, Koby Lake, è imminente. Che Apple stia aspettando Koby Lake per aggiornare? Speriamo, altrimenti sarebbe una beffa: computer nuovi nuovi di Apple superati da tutto il resto della concorrenza nel giro di qualche settimana.

Apple dovrebbe adottare una politica di aggiornamento che stia sotto l’anno, ma non troppo: 8 mesi per i portatili, che sono quelli che beneficiano di più delle nuove generazioni di CPU e GPU integrate, per via del miglioramento dei consumi, e 10 mesi per i desktop che possono aspettare le versioni più veloci e con consumi più elevati.

E il Mac Mini, per favore, se non gli volete più bene, abbattetelo.

 

’nuff said