Ciao, è da tanto che non ci si sente eh! 🙂 Oggi vi scrivo a proposito di un argomento che unisce due delle mie più grandi passioni: la tecnologia informatica e l’automobilismo (ma va bene anche per il motociclismo)

Ultimamente sto partecipando a diverse giornate in pista con la mia auto e sto trovando molto utile RaceChrono (Pro) un’app che consente di prendere i tempi sul giro e molto altro… ad esempio creare video come questo che ho realizzato settimana scorsa:

Quanto segue è valido anche per le moto.

RaceChrono Pro è un’app disponibile per iOS e per Android. Il suo utilizzo base consente di avere un cronometro automatico per quando si è in pista: l’app riconosce il circuito più vicino a dove ci si trova (in alternativa, si può creare un circuito nuovo) e utilizza riferimenti GPS per fare partire il cronometro e segnare il giro, gli intertempi e dare una previsione del giro corrente.

Per questo utilizzo basta la versione gratuita, ma con qualche accessorio in più si potrà ottenere un piccolo sistema di telemetria in tempo reale, nonché la possibilità di sovrapporre i dati su video. Ecco cosa serve!

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Smartphone e supporto

Beh, come minimo!  Io ho utilizzato un Moto Z Play, che penso sostituirò a breve con un Moto Z2 Play, dato che hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Per il supporto ho risolto (dopo INNUMEREVOLI prove) con un supporto magnetico da incollare in plancia, e corredato il tutto con un caricabatterie compattissimo e potente.

Antenna GPS

Come detto RaceChrono Pro funziona con il GPS, e ogni smarphone ha il suo modulo GPS integrato. Questo modulo però tipicamente ha una frequenza di aggiornamento di 1 Hz, ovvero aggiorna la posizione 1 volta al secondo. Questo introduce un ritardo nella lettura della posizione e della velocità: a 36 km/h la posizione verrà aggiornata una volta ogni 10 metri! Il tempo sul giro sarà comunque abbastanza accurato, ma per avere altre letture (accelerazioni calcolate, velocità puntuali) serve una frequenza di aggiornamento maggiore, ad esempio 10 Hz,e per fare ciò si usano ricevitori esterni che si collegano allo smartphone tramite bluetooth.

In commercio ci sono varie antenne, io ne ho provate 2: SkyPro XGPS 160 e Garmin GLO

Il Garmin costa 100 € in meno dello SkyPro e ha la compatibilità anche con il network di satelliti GLONASS, a differenza dello SkyPro che è compatibile solo con GPS. Questo consente di avere una copertura di satelliti circa doppia, a tutto vantaggio della precisione. Il Garmin è anche più compatto. Purtroppo entrambi usano un cavo Mini USB (ve li ricordate?) per la ricarica, ma l’autonomia di oltre 10 ore non vi farà sentire la necessità di portarlo con voi.

Se volete buone misurazioni e dati affidabili, l‘antenna GPS a 10 Hz è la cosa più importante.

Esistono anche antenne a 20 Hz, come il VBOX Sport, ma hanno costi a dir poco proibitivi (dai 400$ in su) e sicuramente sprecate per l’utilizzo su smartphone che non sempre sono in grado di acquisire in segnale bluetooth con quelle frequenze di aggiornamento.

OBD-II Reader

L’altra cosa interessante da tener d’occhio sono alcuni parametri del motore. Non tanto per avere indicazioni “live”, dato che per quello ci dovrebbe essere la strumentazione dell’auto, ma per avere un riferimento successivo su video o nell’analisi della telemetria. Per esempio, un parametro interessante è la percentuale di apertura dell’acceleratore:

RaceChrono Pro - Acceleratore

RaceChrono Pro – Andamento percentuale di apertura farfalla (acceleratore)

Qui si può notare qualche incertezza di troppo, anche nel mezzo della curva (male!), e il confronto tra l’anticipo/ritardo dell’azione sull’acceleratore.

Per ottenere questi dati si usa la porta OBD-II, ovvero la porta diagnostica, presente su tutte le auto dal 2001 in poi (su alcune anche prima). Controllate prima che il vostro veicolo ne sia dotato, soprattutto se è una moto, perché non è scontato.

Per trasmettere questi dati al telefono ci sono varie opzioni, ma di base serve un “lettore” che inserito nella porta trasmetta il segnale tramite bluetooth (la più usata), USB (poco comune e con problemi di compatibilità) o WiFi (poco usata, ma molto veloce).

Di questi lettori ne ho provati diversi, dalle cinesate più economiche a vari alto di gamma. Tra tutti consiglio:

  • Poca spesa, poca resa: iLC OBD2 Bluetooth, con 10 € provate se fa per voi. Non faceva per me. Questo è uno dei tanti, di prodotti a questo prezzo ce ne sono moltissimi, vi consiglio di evitare quelli più compatti che sono anche più delicati e più lenti. Questi NON funzionano con RaceChrono per iOS. Se volete un lettore a basso costo per iOS potete provare il Tonwon Bluetooth 4 BLE, che però io non ho provato.
  • Tanta spesa, tanta resa: OBDLink LX, dopo anni di ricerca, il nirvana, ma è compatibile solo con Android.
  • Ancora più spesa, tanta resa: Kiwi Plex 3, che ha il pregio di essere molto compatto, ma per me ha funzionato così così, con qualche problema di disconnessione di troppo su Android. Questo è anche uno dei pochi che funzionano su RaceChrono per iOS.

Tra tutti la mia scelta finale va sicuramente ad OBDLink LX se usate Android, Kiwi Plex 3 per iOS.

Action Camera

Non starò qui a fare il catalogo delle action camera presenti in commercio, sono ormai tantissime. RaceChrono Pro offre una comoda feature, ovvero l’avvio automatico della registrazione, quando una videocamera compatibile sia connessa tramite WiFi. Questo è molto comodo qualora si volessero fare video con sovrimpressione, perché in questo modo il video e il flusso di dati sono già sincronizzati, inoltre è impossibile scordarsi di far partire il video.

La lista delle action camera compatibili è limitata alla produzione GoPro (perché GoPro fornisce le API ben documentate), dalla 2 alla 6, passando per le Session (ma non la nuovissima Hero 6 Session, per ora).

Io mi sto trovando particolarmente bene con la Hero 4 Session, economica, compatta, sempre affidabile. Se potete spendere un centinaio di euro in più, rivolgetevi alla Hero 5 Session che ha in più una (limitata) stabilizzazione video.

In alternativa o in aggiunta potete usare la telecamera dello smartphone. Con una GoPro e con la telecamera del telefono potrete realizzare anche video con Picture in Picture in cui, ad esempio, mostrare due punti di vista diversi dell’abitacolo o dell’esterno della vettura.

Se non vi interessa la funzione di partenza automatica e se avete la pazienza di sincronizzare il video con i dati a mano (in realtà è abbastanza semplice, basta cercarsi un riferimento noto), potrete usare una videocamera qualunque. RaceChrono Pro mette a disposizione un’interfaccia semplificata e molto efficacie per la sincronizzazione manuale dei video.

Che dite, siete pronti a scendere in pista?