Avete diligentemente ordinato il vostro Raspberry Pi 2 B per il semplice fatto che avete bisogno di più potenza
La sensazione di potenza che vi darà il nuovo Raspberry Pi 2
Ora che è nelle vostre mani avete necessità di passare dal Raspberry Pi A/A+ B/B+ al Pi 2 B con il minor sbattimento possibile e senza perdere tutti i dati e i programmi che avete installato, senza insomma dover rifare tutto da capo.
Nessun problema, è semplicissimo: basta aggiornare il sistema sul vecchio Pi e quindi clonare la scheda SD col sistema aggiornato sulla scheda microSD che inserirete nel nuovo Pi 2. Fa-ci-lis--si--mo!
Aggiornamento
Faremo tutto da riga di comando, magari tramite SSH, le istruzioni sono relative al sistema Raspbian (o altra roba derivata debian)
Aggiornamento della liste dei repository
sudo apt-get update
Aggiornamento delle applicazioni e delle librerie
sudo apt-get upgrade
Aggiornamento del sistema operativo
sudo apt-get dis-upgrade
Aggiornamento del kernel (optional, potenzialmente dannoso)
Prima controllate di avere il kernel giusto, ovvero > 3.18 usando il comando
uname -a
Se non avete un kernel successivo al 3.18 potrete installarlo lanciando il comando
sudo rpi-update
se non avete rpi-update
installato, installatelo con
sudo apt-get install rpi-update
Clonare le schede col Mac (con Windows e Linux vi arrangiate)
Per prima cosa spegnete il Pi e tirate via l’SD e mettetela nel Mac. Fate partire il terminale e digitate
diskutil list
vedrete una serie di dischi, individuate quello della dimensione della scheda SD che avete inserito (tipo 8 GB) e prendete nota del percorso, che sarà del tipo /dev/diskN
dove N
è un numero intero, tipicamente 2 o 3 o 4 a seconda di quanti dischi avete già collegato al vostro Mac, facciamo finta che sia 2.
Ora bisogna clonare l’immagine del disco e lo faremo con il comando dd
sudo dd if=/dev/disk2 of=~/dove/vi/pare/raspi.dmg
facile. Quando ha finito, smontate l’SD e inserite la schedina microSD per il nuovo Pi2, utilizzando un adattatore. Se la scheda non è formattata, formattatela con Utility Disco in FAT32.
Quindi, di nuovo dal terminale:
diskutil list
prendete nota del tipo /dev/diskN
con N
da 2 a millemila, facciamo finta che sia 2.
Disattivate le partizioni della scheda
diskutil unmountDisk /dev/disk2
scrivete nel modo più rapido possibile i dati dall’immagine clonata:
sudo dd if=~/dove/vi/pare/raspi.dmg of=/dev/rdisk2 bs=5m
notare l’uso di rdisk
invece di disk e basta, e bs=5m
. Se volete sapere a che punto è la clonazione usate la scorciatoia da tastiera ctrl-t
.
Al termine della clonazione mettete la microSD nel Pi2 e incrociate le dita.
Il Pi2 non parte
Se il Pi 2 non parte il problema sta molto probabilmente nella partizione di boot
. Ora, ci sono n-mila modi più eleganti per risolvere la situazione, ma io ho fatto così (perché mi è capitato):
- scaricato l’immagine Raspbian ufficiale
- montato sul desktop il file .img Raspbian ufficiale (basta fare doppio click o cmd-o)
- inserito scheda microSD che non parte
- cancellato col Finder tutto quello che sta nella partizione
boot
della microSD e svuotato cestino - copiato il contenuto della partizione
boot
della Raspbian ufficiale nella partizioneboot
della microSD - smontato microSD, inserita nel Pi2 e avviato Pi2 regolarmente
La comodità in questo caso è che le partizioni di boot
di Raspbian sono in formato FAT leggibile e scrivibile dal Mac anche utilizzando il Finder.
Che cosa faccio del vecchio Pi?
Io ho un paio di progetti in mente, tra cui:
- Media server con OSMC: l’ho installato, non è che sono molto convinto…
- Retro-consolle grazie a RetroPie per giocare ai giuochi di quando eravamo giovini… magari in formato portabile
- Sistema audio ben fatto con Volumio e qualche accessorio hardware…
- Clone di un walkman: progetto del tutto insensato, scomodo, e inutilmente costoso
- Clone di un Macintosh Classic se trovo una scocca a poco prezzo
non fate troppi danni e buon divertimento 🙂
’nuff said
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