Innanzi tutto, come avrete capito dal titolo, si parla di fotografia, che è sì una passione, ma anche una professione! Marco Togni sul suo sito potrà iniziarvi alla passione per la fotografia o, se già ne siete stati catturati, dispensare consigli tecnici, guide hardware e software, e altri suggerimenti e risorse per chi il fotografo lo fa di professione, come ad esempio l’articolo su come ottenere l’accredito (pass) per una manifestazione.
Ma ora bando alle ciance, è il turno di Marco che ci parlerà di.. Aperture! 😉
Uno dei programmi più utilizzati nel mondo della fotografia è Aperture, la risposta di Apple verso Lightroom di Adobe.
Aperture ha un funzionamento diverso dai normali programmi di fotoritocco ed è pensato principalmente per tutte quelle operazioni che in genere si effettuano su tutte le fotografie, ma non per ritocchi approfonditi, per i quali è meglio utilizzare Photoshop seguendo alcuni tutorial o programmi analoghi.
Qualcuno potrebbe domandarsi “perché usare Aperture invece di Photoshop?“. La risposta è semplice: Aperture non sostituisce Photoshop in tutto e per tutto, però è un grande valido strumento per velocizzare di molto operazioni in serie che con Photoshop richiederebbero molto tempo.
Oltre alla velocità che si ha nel modificare molte foto, in Aperture non dovete preoccuparvi di salvare il vostro lavoro di tanto in tanto, perché viene salvato automaticamente ad ogni operazione che eseguite che tra l’altro non sono distruttive. Questo significa che se ad esempio avete ritagliato una foto e ne avete modificato alcune caratteristiche, ma mesi dopo magari volete stampare quella stessa foto magari tagliandola diversamente ma mantenendo tutte le altre proprietà sarà possibile farlo molto facilmente in quanto ogni singola proprietà “c’è o non c’è” e non viene eseguita in serie. Può essere abbastanza complesso da comprendere per chi magari ha utilizzato Photoshop per anni e sa che quando si effettuano delle operazioni, è impossibile annullarne alcune e mantenerne altre o addirittura far tornare il file al punto di partenza nel momento in cui si è salvato con estensione diversa da .psd . Immaginate che Aperture tenga come una “storia” di tutte le modifiche effettuate, ed è possibile annullarne solo qualcuna mantenendo inalterate le altre. E’ una funzione davvero favolosa, che consente di risparmiare un sacco di tempo a fotografi che fino ad oggi se avevano salvato un file JPG con deterimnate impostazioni dovevano andare negli archivi per trovare il file originale e ri-modificarlo da zero per ottenere le impostazioni desiderate.
Aperture è utilizzato sopratutto da fotogiornalisti che devono inviare in pochi istanti le immagini alle agenzie internazionali per distribuirle a giornali e riviste nel più breve tempo possibile. Durante le olimpiadi di Pechino alcuni tra i fotografi sportivi più bravi del mondo come Donald Miralle o Vincent Laforet, che erano lì per conto della rivista Newsweek, utilizzavano Aperture ed alcuni plugin ed altri software (come Automator) per inviare le foto nel più breve tempo possibile. Sul sito di Apple ci sono molti altri esempi di fotografi che lavorano in ogni campo della fotografia che utilizzano Aperture.
E’ banale dirlo, ma è sempre bene ricordare però, che nessun programma può stravolgere le proprie fotografie e migliorarle fino a farle diventare fotografie veramente professionali, ed è quindi molto importante fare le fotografie il più possibile perfette nello stesso momento in cui vengono scattate: certo non è semplice, ma può diventarlo nel caso in cui si segua un corso di fotografia digitale online e si facciano molte prove magari guardando immagini fatte da qualche fotografo molto bravo.
Perfetto, ora vi saluto! Prima o poi, ve lo prometto, tornerò a scrivere con una sorta di regolarità sul blog! 😉
’nuff said
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