Nonostante sia ormai diffuso il giuramento di alte cariche sull’e-Book invece che sulla carta stampata, le pubblicazioni su carta, in realtà, sono decisamente dure a morire. Libri, giornali, manuali, fumetti e volantini pubblicitari vengono ancora stampati su carta e vanno ancora ad affollare caselle postali e scaffali di librerie e biblioteche.

Io ad esempio sono un fumettaro accanito, leggo tutta la produzione Marvel (a parte l’universo Ultimate), qualcosa della Image, qualcosa della Dynamite e Orfani della Bonelli (che vi consiglio vivamente). Fino a qualche tempo fa compravo tutto su carta e la cosa dava luogo ad enormi esborsi mensili, problemi di gestione dello spazio e mi limitava alle edizioni italiane (a meno di non frequentare assiduamente le fumetterie, che però sono poche e tutte in centro) che sono spesso in ritardo di diversi mesi rispetto alla produzione USA. Adesso sono passato al formato digitale per tutto a parte pochissime storiche testate che compro ancora in cartaceo per motivi collezionistici, tra cui ovviamente Orfani.

I vantaggi del formato digitale sembrano notevoli: le pubblicazioni occupano decisamente meno spazio e sono spesso più economiche delle corrispettive cartacee, o addirittura gratuite. Sul fatto che siano anche più ecologiche sospendo il giudizio perché non sono in grado di fare il conto di CO2 risparmiata per il non utilizzo della carta VS CO2 consumata dai vari server, data center e dispositivi elettronici.

Giusto, però il formato digitale ha anche diverse problematiche, tra cui ovviamente quello del supporto di lettura. Se i dispositivi eInk/ePaper stanno assolvendo egregiamente al compito di facilitare la lettura dei contenuti monocromatici di “piccolo” formato (cioè: una pagina di libro, non una pagina di quotidiano), per i contenuti a colori l’unica scelta sembra quella del tablet con classico schermo LCD (magari IPS) ad altissima risoluzione. L’eInk a colori è infatti costosissimo, rarissimo e limitatissimo per quanto riguarda la gamma dei colori e la risoluzione, mentre dei costosi display Pixel Qi si stanno ormai perdendo le tracce.

I problemi dei monitor LCD dei tablet sono essenzialmente due: consumano tanto, hanno spesso un trattamento anti-riflesso immondo e quindi leggere all’aperto è un’esperienza poco piacevole.

Se lo scopo è quello di leggerci dei fumetti americani a colori, allora le cose si complicano ulteriormente e la scelta del tablet giusto potrebbe diventare ostica. Ma quali sono le cose importanti da considerare quando si compra un tablet da usare come visualizzatore di fumetti? Sicuramente ram, CPU e (in parte) connettività passano in secondo piano rispetto alle caratteristiche del monitor. Vediamo cosa è importante considerare.

Indice dei contenuti

Tipologia, risoluzione e densità di pixel

Il fumetto è essenzialmente arte visiva e leggere un fumetto deve essere un piacere per gli occhi, quindi serve un monitor dalle caratteristiche sopraffine. Intanto, come già detto, meglio se lo schermo è di tipologià IPS per una più fedele riproduzione della gamma cromatica a tutte le angolazioni, oltre che una migliore resa in piena luce (retroilluminazione a manetta). In più, se lo schermo non è almeno Full HD, non va bene ber nulla. Infatti i file dei fumetti, a seconda di dove li prendiate (Marvel Unlimited, ComiXology, BitTorrent…) hanno dimensioni che vanno dal 2000×1330 pixel fino ai 3000 x 2000 pixel e oltre. Oltre alla risoluzione va considerata anche la densità di pixel (ovvero: il numero di pixel nell’unità lineare) deve essere altissima. Al di là del file sorgente (che magari ha i classici 72 DPI di risoluzione stampa) un display con alta densità di pixel aiuta sicuramente la lettura. I 250 DPI ormai sembrano il minimo sindacale per avere un’esperienza più vicina possibile alla carta stampata, insomma il famoso effetto “retina display” come dice mamma Apple.

Formato e dimensione dello schermo (diagonale)

Non so se lo sapete, ma i fumetti americani hanno un formato che è praticamente equivalente a 2:3. Le dimensioni attuali tipiche del fumetto stampato sono 6.625″x10.25″ circa e tipicamente gli artisti lavorano su un’area che è 10″x15″. Uso i pollici (in, o “) perché trattandosi di roba americana loro usano questo fastidiosissimo sistema anglosassone che mi manda in bestia.

A parte i fastidi per le unità di misura, in cosa si traduce il fatto che il formato sia 2:3? Che se volete massimizzare l’area disponibile per leggere la singola pagina a pieno schermo in disposizione portrait, è meglio prendere un tablet formato 16:10. L’anternativa è quella di utilizzare un 4:3 tipo iPad ma con orientamento landscape leggendo però mezza pagina alla volta. In caso di splash page (cioè le pagine singole affiancate a formare un’unica scena senza soluzione di continuità) ovviamente la questione si ribalta e per massimizzare la vista a pieno schermo bisogna usare un tablet 4:3 in modalità landscape. E se anche è vero che le splash page (passata l’euforia degli anni ’90 e dell’Image Comics –  in particolare di WildC.A.T.S.) sono la minoranza delle pagine di un fumetto standard quindi, bisogna pur dire che, se fatte bene, sono anche quelle a più alto contenuto emozionale.

wildC.A.T.S. double splashpage

i Nirvana cantavano “in Utero”, Jim Lee partoriva la splash page doppia su WildC.A.T.S. Correva l’anno millenovecentonavantacredici.

In generale, nel caso di tablet “piccolo”, con monitor < 8″, il formato da preferire è il 4:3 perché di leggere la pagina singola in portrait vi passerà la voglia subito e orientando il tablet in landscape avrete la pagina singola divisa esattamente a metà e la splash godibile a colpo d’occhio, anche se totalmente illeggibile. Comunque va a preferenza, ecco un rapido confronto tra 4:3 e 16:10 alle prese con pagina singola e splash page, il confronto prevede diagonali simili con il 16:10 dalla diagonale del 5% maggiore (il 4:3 ha lati 4 e 3 e diagonale 5, il 16:10 ha diagonale 4.5 e 2.8 e diagonale 5.3)

Tablet 4:3 VS 16:10 alle prese con una pagina di fumetto

Tablet 4:3 VS 16:10 alle prese con una pagina di fumetto

Le modalità rappresentate sono (da sinistra verso destra, dall’alto al basso):

  1. Tablet 4:3 in portrait, pagina singola a pieno schermo
  2. Tablet 16:10 in portrait, pagina singola a pieno schermo
  3. Tablet 4:3 in landscape, pagina singola divisa in 2
  4. Tablet 16:10 in landscape, pagina singola divisa in 3
  5. Tablet 4:3 in landscape, splash page a pieno schermo
  6. Tablet 16:10 in landscape, splash page a pieno schermo
  7. Tablet 16:10 in landscape, splash page divisa in 2 con scroll minimo
  8. Tablet 4:3 in portrait, splash page divisa in 2
  9. Tablet 16:10 in portrait, splash page divisa in 3

Il “5%” maggiore nel caso della diagonale del 16:10 non è una cosa fatta a caso. Infatti il tablet 4:3 ad alta risoluzione con diagonale maggiore è l’iPad Air con diagonale 9.7″, mentre tra i 16:10 esistono diversi rappresentanti con IPS ad alta risoluzione e densità con diagonali di 10.1″, 11″ e 12.2″. Stando tra i piccoletti, il 4:3 è rappresentato dal iPad Mini con 7.9″ di diagonale, mentre la corrispondente misura più diffusa tra i 16:10 è il 7″, decisamente piccolo, con la rarità degli 8.9″ del Kindle Fire HDX 8,9″,Wi-Fi 32 GB che, non fosse per la mia antipatia verso la bastardizzazione dell’OS, sarebbe un tablet adattissimo allo scopo.

Comunque sia, è chiaro che la dimensione dello schermo gioca un ruolo importante. Come detto il fumetto americano standard è 6.625″x10.25″ che, se Pitagora o la trigonometria non mi ingannano, portano ad una diagonale di 12.2″, appunto in formato 2:3. Partiamo dal presupposto di utilizzare tablet con risoluzione Full HD e migliore e con densità di pixel > 250 dpi. Ora, ammettendo che il software di lettura che utilizzate/l’OS vi permettano di leggere il fumetto veramente in full-screen (modalità “immersiva”: no barra menù, no tasti virtuali), ecco qualche interessante combinazione anche in riferimento alle modalità viste nell’immagine poco sopra:

pagina singola portrait [in^2]pagina singola landscape + scroll [in^2]splash page landscape [in^2]splash page landscape + scroll [in^2]splash page portrait + scroll [in^2]Prezzo [€]Peso [g]
Galaxy Note Pro 12.2 32GB WiFi62.6160.37 (2 scroll)55.680.19 (scroll di una striscia)142.55 (2 scroll)664 circa748
iPad AIR 32GB WiFi
40.1290.32 (1 scroll)45.16n.a.80.23 (1 scroll)513 circa467
Nexus 10 32GB WiFi
42.93109.9 (2 scroll)38.1654.95 (scroll di una striscia)97.69 (2 scroll)305 circa603
Kindle Fire HDX 8.9" 32GB WiFi34.5385.50 (2 scroll)29.7042.75 (scroll di una striscia)76.00 (2 scroll)429 circa374
iPad mini 32GB Wi-Fi26.6259.9 (1 scroll)29.96n.a53.35 (1 scroll)377 circa308
NEXUS 7 32GB 2013 WiFi20.5351.86 (2 scroll)18.2526.38 (scroll di una striscia)46.88 (2 scroll)218 circa290
Carta64.21135.81

Nella tabella sono riportate le superifici in pollici quadri occupate dalla pagina disegnata, il prezzo, il peso e il link alla pagina di Amazon da cui comprarli al miglior prezzo. Per bontà di confronto non ho considerato tagli di memoria integrata non inferiori ai 32 gb e dispositivi solo WiFi.

Qual è il migliore? impossibile dirlo. Tutto dipende da come leggete voi i fumetti e dal tipo di fumetti che leggete. Ad esempio se leggete manga, Topolino, Diabolik o fumetti con formato “alla Bonelli” tutto sto discorso è completamente inutile. Se però siete dei fan del fumetto americano, sappiate che passare al digitale rappresenta un compromesso e pone davanti a delle scelte. Infatti, prezzo a parte, pensando alla sola superficie utile, io andrei direttamente sul Samsung Galaxy NotePro 12.2 che è il più vicino al fumetto. Peccato che, prezzo a parte, se si legge il fumetto in mobilità (tipo: sulla metro) si tratta di portarsi dietro un catafalco ingombrante e dal peso non trascurabile, che dopo un po’ stanca anche nella lettura. Insomma, magari si preferisce scrollare o zoomare un po’ e girare con qualcosa di più compatto. In questo senso forse tra i migliori tablet per la lettura c’è il Kindle Fire HDX 8,9″,Wi-Fi 32 GB che per dimensione dello schermo e formato si pone a metà strada tra l’iPad Mini e il Nexus 10, con una densità di pixel inarrivabile e una portabilità tutto sommato molto buona. Peccato che non abbia un Android puro. Per la cronaca, io leggo su Nexus 7 2013, con grande giramento di landscape/portrait e sforzo oculare, ma la cosa è tutto sommato ancora fattibile. E, sinceramente, sono personalmente indeciso su cosa acquistare in futuro.

Chiaramente oltre al display c’è altro, e quindi nel mucchio bisogna buttarci dentro anche capacità di memoria, velocità del processore e capacità nel comparto video, durata della batteria e volendo anche connettività dati in mobilità perché, come vedremo dopo, alcuni servizi per la lettura di fumetti richiedono il login all’apertura.

Il confronto che ho fatto non vuole essere minimamente esaustivo, i tablet che ho confrontato non sono di certo gli unici “papabili” in commercio, diciamo che ho considerato solo alcuni quelli al top per risoluzione, DPI e dimensione dello schermo. Ad esempio non ho minimamente considerato i tablet o gli ibridi a base di Windows 8.1, più che altro per mia totale ignoranza (e ovvia antipatia nei confronti del OS di Redmond). Tra l’altro questi ibridi tablet/laptop hanno spesso dimensioni del monitor importanti (fino anche ai 13″) e risulterebbero ottimi per la superficie disponibile, anche se decisamente poco comodi in quanto a portabilità.

Tra i 10.1″ ad alta densità c’è l’Asus TF701T che, oltre ad essere un trasformabile con dock tastiera compreso nell’acquisto, ha un’ottimo rapporto qualità prezzo ed è una validissima alternativa al Nexus 10. Sempre rimanendo in tema Android di grande dimensione, rinunciando al vincolo degli almeno 250 DPI, c’è il Lenovo YOGA Tablet 10 HD che offre una particolare presa molto ergonomica e un’ottima durata della batteria, anche se è un po’ sotto tono nel resto delle dotazioni. In effetti questo Lenovo lo considero solo per la comodità della “maniglia”, cosa peraltro facilmente replicabile su altri tablet utilizzando cover magnetiche a segmenti (tipo quelle di iPad).

Software (o anche: dove vi approvvigionate di fumetti digitali?)

Non mi metterò a parlare di iOS VS Android VS Android derived VS Windows 8. La cosa, dal punto di vista della lettura del fumetto, ha pochissimo senso. Quello che conta è il misto di app e servizi di reperimento online che utilizzate per leggere fumetti, e qui si apre un mondo. Prima di andarlo ad esplorare, partiamo dalle funzioni che un lettore di fumetti digitali deve necessariamente mettere a disposizione per permettere una buona esperienza di lettura:

  • Libreria di facile consultazione
  • Modalità immersiva: leva di mezzo tutto quello che non serve alla lettura, tipo barra dei menù e tasti virtuali.
  • Auto-zoom o anche adatta a larghezza/lunghezza: ovvero la possibilità di vedere istantaneamente a piena pagina nella massima dimensione possibile e senza deformazione la pagina singola o doppia che sia. Sembra idiota, ma alcuni lettori non ce l’hanno.
  • Riconoscimento splash page: cioè che la pagina doppia te la fa vedere come un unico paginone, e non come due spezzate. L’importante è che sia disattivabile
  • Rotazione automatica: ruota quando passate da portrait a landscape mantenendo le impostazioni di auto-zoom

Queste impostazioni mixate tra loro vi permettono, attraverso una lettura “dinamica” fatta di rotazioni e cambio di auto-zoom, di godere del colpo d’occhio della pagina singola o splash per poi andare a zoomare sul contenuto per leggerlo a modo.

Altre impostazioni avanzate molto utili sono:

  • Ritaglio dei bordi: cioè il software “legge” che la pagina ha dei bordi bianchi o neri e li ritaglia, massimizzando quindi la visione della superficie utile
  • Lente di ingrandimento rapida: questo consente di andare ad ingrandire un particolare (esempio: un fumetto denso e poco leggibile) in un riquadro a parte senza modificare lo zoom del resto della pagina
  • Tasti hardware programmabili
  • Tasti software “invisibili”: col tap o la pressione continuata in una certa area della pagina ottenete un’azione
  • Modalità panel by panel (e vinol by vinol), da me odiatissima: ovvero una funzione che vi permette di leggere il fumetto una vignetta alla volta nella dimensione massima rappresentabile senza distorsioni. Chiaramente questa è una modalità di lettura non naturale sulla carta, ma che funziona molto bene su tablet minuscoli o su smartphone, a costo di perdere completamente il senso generale della pagina, motivo per cui io la trovo scomodissima.

La funzione di lente di ingrandimento la trovo fantastica e per me è indispensabile. Ad esempio su Perfect Viewer ho impostato l’azione di pressione prolungata alla funzione di lente di ingrandimento, in questo modo posso vedere una splash a piena pagina senza interruzioni e poi zoomare sul singolo fumetto per riuscire a leggerlo.

Per quanto riguarda la combinazione servizi/lettore esistono sostanzialmente 3 possibilità:

Store digitale + lettore

Di questa categoria fanno parte, ad esempio, ComiXology, Marvel Comics, DC Comics ecc.. (i link sono per le versioni Android, ma esistono ovviamente anche per iOS). In questo caso l’approvvigionamento del fumetto e la sua fruizione avvengono dalla stessa app. Sono, idealmente, la controparte digitale delle fumetterie (valido soprattutto per ComiXology), in cui potrete andare ad acquistare le singole uscite (o i pack), ricevendo in dowload un file quasi sempre di formato proprietario e di alta qualità. Questo file è a tutti gli effetti di vostra proprietà e, almeno in teoria, potreste farne ciò che volete. Anche per questo motivo i formati sono proprietari o, in modo da contrastare la pirateria, e solitamente potete leggere i fumetti acquistati solo con il lettore integrato nello store.

Il lettore dispone di diverse modalità di lettura e auto-zoom, transizioni sciccosissime e altre mille finezze, tra cui quasi in quasi i tutti i casi si trova implementata la modalità immersiva e lo zoom panel by panel. La Marvel propone anche dei (costosissimi) fumetti nati solo per la riproduzione digitale, gli Infinite comics. Fanno cacarissimo, vi costringono a continui swipe per avanzare di pochi passi nella storia, ci sono degli effetti sparaflashosi e le storie sono ovviamente marginali alla continuity. Ovviamente li potete leggere solo con il lettore Marvel.

Sottoscrizione periodica + lettore

Si tratta di una sorta di abbonamento, come ad esempio quello che propone Marvel Unlimited. Ovvero, pagando periodicamente una somma ridicola (nel caso di Marvel Unlimited: circa 50 euro anno) avrete a disposizione per l’intero periodo di sottoscrizione un vastissimo catalogo di fumetti da leggere senza spese aggiuntive. In questo caso il fumetto che leggete non è di vostra proprietà e se non rinnovate l’abbonamento non potrete leggerlo dopo la scadenza del periodo di sottoscrizione. Si tratta solitamente di file proprietari scaricati on the fly e di qualità inferiore a quelli acquistati “uno ad uno” e la cui consultazione offline è molto limitata. Marvel Unlimited ad esempio permette di scaricare fino a 12 fumetti col WiFi di casa e portarseli appresso così da consultarli in mobilità, ma richiede sempre il login in accesso quindi non potrete leggere questi fumetti in aereo e nemmeno altrove se non avete il 3G/4G sul tablet o la possibilità di fare un hotspot col cellulare. Anche in questo caso l’unico lettore utilizzabile è quello “ufficiale” con cui avviene la sottoscrizione e propone diversi tipi di zoom e spesso la lettura panel by panel. Fa eccezione l’app di Marvel Unlimited per Android fa cagarissimo: non fa l’auto-zoom a pieno schermo, non ha una modalità immersiva e non mi consente di leggere i fumetti quando voglio… peccato averlo scoperto solo dopo aver sottoscritto l’abbonamento.

AGGIORNAMENTO: Marvel Unlimited permette ora la lettura in modalità immersiva e fa l’auto-zoom. MIRACOLO!!! Purtroppo ancora non fa accedere alla libreria se non si ha connessione ad internet.

Solo lettore (da dove vengono i fumetti? lo sapete solo voi…)

Poi esiste una pletora di applicazione per leggere i fumetti in formato “generico”, come i fumetti in formato cbr, cbz, pdf, jpeg… insomma, tutto il materiale disponibile “liberamente”. Ad esempio esistono fumetti digitali rilasciati gratuitamente e liberamente, tra i quali vi consiglio il meraviglioso progetto di “crowd-publishing” pubblicato sul blog L’Antro Atomico del Dr. Manhattan dal titolo  Icon 1 e la Squadra Alfa (numeri #1 e #2 per ora) realizzato da dotatissimi volontari lettori del blog e disponibile gratuitamente per la lettura on-line o per lo scaricamento in vari formati.

Poi sull’interweb piratesco brutto e cattivo esistono almeno ventordicimillemila modi per recuperare fumetti in formato cbr e cbz, esistono addirittura tracker privati specializzati in fumetti, e ovviamente una pletora di usenet a pagamento su cui vengono pubblicate scansioni. Esistono anche persone che ottengono così un backup digitale della loro copia cartacea acquistata regolarmente e leggono il digitale per non rovinare il cartaceo.

Una volta ottenuto il file tendenzialmente potete farne quello che volete, e la qualità del file è varia: può essere pessima o buonissima, di fatto si tratta di scansioni di fumetti cartacei, quindi magari allineati male, o con i colori e il contrasto fatti così così. In questo caso è importante che l’app che usate per leggerli abbia il riconoscimento dei bordi e la possibilità di applicare dei filtri correttivi all’immagine. Di questo tipo di lettori ne esistono un’infinità, su Comic Book Reader Guide potete trovarne elencati molti divisi a seconda dell’OS. Per me il migliore su android è il già citato Perfect Viewer.

Conclusioni

Nel caso del libro il passaggio dal cartaceo al digitale su schermo eInk è quasi sempre indolore e presenta numerosissimi vantaggi e veramente pochi svantaggi. Per il fumetto americano a colori non è così: passare dalla carta allo schermo del tablet vuol dire fare notevoli compromessi a livello ergonomico e di piacere della lettura.

Tablet grandi, ovvero dai 9″ in su, con alte risoluzioni e alta densità di pixel forniscono una buona esperienza di lettura a livello di superficie disponibile, ma sono scomodi nell’utilizzo in mobilità, tipo sul treno, tram, metro ecc.. e pongono inoltre un serio limite alla libidine derivante da splash page ben fatte, poiché nel migliore dei casi la superficie disponibile è meno della metà di quella su carta.

Nel caso di tablet più “tascabili” bisogna districarsi tra continui capovolgimenti di schermo, adattamenti e zoom o affidarsi all’odiosissima (per me) funzione del panel by panel. Chiaramente ognuno sceglierà il miglior compromesso tra formato, dimensione e costo del tablet, l’importante è accompagnare l’hardware scelto con un software capace e versatile, e tanto più il tablet è piccolo, tanto più il software deve sopperire con funzioni facilmente raggiungibili e smart così da rendere l’esperienza di lettura più fluida.

Dal punto di vista economico la scelta di leggere in digitale è conveniente solo se si passa a fruizione tramite sottoscrizioni a basso costo, o se si leggono fumetti gratuiti, altrimenti l’acquisto del singolo fumetto digitale “di proprietà” sugli store delle case esitrici, su Amazon o su ComiXology ha costi simili a quello cartaceo.

I colossi dell’edizione chiaramente spingono ancora sulla carta e la copia digitale è molto spesso, appunto, una copia con pochi adattamenti specifici per la lettura su dispositivo elettronico: si tratta essenzialmente della già citata funzione panel by panel, peraltro disponibile solo in alcuni lettori, e di alcune pubblicazioni specifiche per la riproduzione digitale che però, per forza di cose, hanno storie che poco o nulla aggiungono a quanto avviene nelle serie regolari di carta.

Quanto detto sopra si adatta solo marginalmente a chi è appassionato di manga, edizioni simil-Bonelli, Topolino o altri fumetti dal piccolo formato. Si tratta quasi sempre di fumetti a colori “semplici” o B/N e con pagine formato A5 (o anche meno) e praticamente sempre senza splash page, quindi il tablet intorno agli 8″  restituisce già un’esperienza molto fedele all’originale, profumo della carta a parte.

Se non ve ne frega nulla di leggere in giro e leggete solo a casa, la cosa migliore è un iMac 27″ e stop. Anche se, purtroppo, non potete stare stravaccati sul divano.

Il futuro potrà, forse, riservarci qualche sorpresa, e in effetti già oggi esiste un costosissimo dispositivo eInk “flessibile” in bianco e nero e di grande formato che avvicina il foglio A4, ovvero il Sony Digital Paper, quello che è certo è che l’obiettivo sarà sempre di più avvicinare il dispositivo di lettura alle proprietà e alla dimensione della carta.

 

’nuff said