Ieri sveglia presto, qualche centinaia di miglia, coda per arrivare al mare (che odio) e finalmente bagno nell’oceano: gelido. Siamo stati a Cape Cod, rinomatissima località di mare, con tanto di spiaggia gay e tutto il resto. Infatti Cape Cod e Provincetown sono rinomati per tre cose, e la seconda è l’aragosta.

Provincetown di per sé è abbastanza strana, una sorta di villaggio giocattolo, come le ambientazioni di Gardaland, tutto costruzioni in legno e insegne luminose. In compenso abbiam visto una foca in mezzo al molo. Sì sì, una foca con la O, di quelle con la I ce ne erano tante ma, come ho già detto, Cape Cod è ritrovo di gay di ogni sesso e provenienza.

Nel pomeriggio abbiamo provato a raggiungere a piedi il faro di Point Long, ma il parchimetro chiamava e ci siam fermati a Wood End, si è trattato comunque di una passeggiata sugli scogli di 1 oretta. Quando ci siamo arrivati abbiam deciso che a volte una meta è meglio non raggiungerla mai, ma continuare a sognare di arrivarci.

Il ritorno è stato un po’ sanguinolento: seguendo l’esempio della popolazione locale ho fatto un po’ di corsa sugli scogli. Tutto bene. A due scogli dall’arrivo, camminando, sono inciampato. Il primo sangue è mio, ma è tutto ok!

In serata, cena da Moby Dick’s: tazzona di zuppa ignota (ma buona), aragosta da 1 libbra e 1/4, mitili di strana provenienza, da risciacquare nel brodino per togliere la sabbia, e pannocchia da sgranocchiare. Burro a profusione. Devo dire: tutto buono, anche se inquietante (soprattutto i molluschi…)

Alla fine ci siam messi in viaggio per New Have e ci siam fermati a Providence, era già mezzanotte quasi, ci siamo sistemati in un motel squallidissimo, veramente il CLASSICO motel: odore di fumo ovunque, pareti scrostate, lavandino intasato. Abbiam preso una doppia in 4, per un totale di 50 $. Il risparmio è tutti.

Adesso finiamo la colazione da McDonald’s e poi ripartiamo alla volta di New Haven. Alla prossima!

‘nuff said