HUD… cosa vuol dire questa sigla? In ambito aeronautico (ma sta prendendo piede anche in quello automobilistico) sta per Head Up Display, cioè un display trasparente su cui vengono presentati i dati senza che ciò che c’è dietro venga offuscato.

E cosa c’entra con Apple e il Mac? beh, se avete Leopard e usate QuickLook (barra spaziatrice dopo che avete selezionato un file nel finder) ecco che vi ritrovate di fronte una bella trasposizione di HUD in ambito informatico. Il software Pixelmator è fatto di HUD! Qualcuno si è messo pure in testa di costruire un framework per applicazioni cocoa: HMBlkAppkit. E come non ricordare il fallimentare Disco (tanto fumo e poco arrosto)? In fatto di HUD è stato un precursore!

Insomma c’è una vera e propria “febbre dell’HUD”. Non potevano quindi mancare due proposte dai guru della GUI, ovvero dai vulcanici creativi iscritti a MacThemes.

Ecco dunque un sobrio HUD style per la contact list di Adium e un più radicale (ma anche problematico, almeno per me) intervento a più livelli su VLC.

Ora chissà quanti si lanceranno nel proporre modifiche varie per HUDdare le applicazioni: spero che il buon gusto degli Apple Users prevalga, è mia opinione che gli HUD debbano essere usati solo come elementi “secondari” dell’interfaccia sostituendo le varie finestre di dialogo o, ad esempio, i pannelli fluttuanti e, perché no, il pannello “ottieni informazioni” del Finder.

’nuff said