Oggi è uscita la primissima versione pubblica di sviluppo di OpenOffice Aqua, cioè il nuovo porting di OpenOffice per Mac che non abbisogna più di X11. Ho deciso di fare quindi qualche test con l’altro software derivato da OpenOffice che non necessita di X11, cioè NeoOffice. E già che c’ero, ho inserito anche MS Office nel confronto. Questo test NON VUOLE ASSOLUTAMENTE ESSERE UN TEST SCIENTIFICO: sono solo le considerazioni pratiche di un utente non troppo assiduo di queste suite per l’ufficio.

Gli sfidanti
OpenOffice 2.3 versione alfa contro NeoOffice 2.1 patch 5 e MS Office:Mac 2004 ultima versione, tutti in versione PPC.

La macchina
iBook G4 M.Y. 2005, processore G4 a 1.33GH e 1GB di RAM.

Supporto
OpenOffice e NeoOffice sono disponibili anche in versione Intel, mentre MS Office solo in versione PPC. Inoltre, mentre i primi possono leggere i formati ODF e docx (e tutti i nuovi formati folli di MS, seppur con qualche sbavatura), in Office:Mac 2004 questa compatibilità è assente, o presente solo (molto) parzialmente, grazie a una patch in fase di beta. Vittoria solo parziale per l’opensource, dato che comunque manca un programma in gradi di aprire i file Acces (tra l’altro non fornito nemmeno su Office: Mac). Nella sfida interna tra OpenOffice e NeoOffice, c’è da dire che il primo è sempre aggiornato all’ultima versione, trattandosi di un prodotto ufficiale, mentre il secondo arriva sempre un po’ in ritardo.

Installazione
La vittoria va a OpenOffice: basta un drag&drop, mentre pper NeoOffice si deve passare attraverso una procedura di installazione tramite PGK. stessa cosa per MS Office che usa un installer.

Dimensioni
Vince OpenOffice: 328,7 MB contro i 393 MB di NeoOffice, e i 449,1 MB. C’è da dire, però, che MS Office permette di scegliere quali componenti installare, mentre OpenOffice e NeoOffice no (almeno su Mac).

Tempo di avvio dell’editor di testi
Ho considerato il tempo che intercorre tra l’avvio del programma (per tutti eseguito tramite QuickSilver) e il momento in cui appare il cursore sulla pagina vuota. Sorprendentemente una nuova vittoria per OpenOffice: 22 secondi, contro i 25 di MS Office (a cui si devono aggiungere altri 7 secondi, perché all’avvio il programma mostra una finestra da cui scegliere il tipo di documento da creare: dal momento in cui si schiaccia invio in questa finestra, fino all’apparizione del documento, passano appunto 7 secondi). Fanalino di coda NeoOffice, con 55 secondi…. pazzesco!

Tempo di apertura di un file .doc (partendo dal programma già aperto)
Ho provato ad aprire un documento di una pagina, da 52KB, formato da una tabella con celle di vari colori… inutile dire che la vittoria va a MS Office con meno di 2 secondi, secondo NeoOffice con 12 secondi e OpenOffice con 15. I programmi open infatti devono spendere un po’ di tempo nella coversione.

Risposta dell’interfaccia
È un giudizio semi-oggettivo, comunque l’interfaccia di MS ha una risposta immediata ai click del mouse, mentre su OpenOffice si intravedono alcuni ritardi, soprattutto nel ridimensionare le finestre. NeoOffice, invece, in alcune operazioni è parecchio lento, e spesso capita di avere la finestra completamente bianca per qualche istante

Ergonomia ed estetica dell’interfaccia
Vincitore assoluto MS Office, con una grafica in stile Mac e l’utilizzo di pannelli e palette fluttuanti. Su OpenOffice e NeoOffice si ha una disposizione di comandi “classica”, un po’ troppo simile a quella che si è soliti vedere su Windows. Orribile l’aspetto grafico dell’alfa (è pur sempre una versione di sviluppo) di OpenOffice, mentre molto gradevole quello di NeoOffice.

In definitiva
OpenOffice è un buon progetto, e questa nuova alfa parte benissimo, ma c’è comunque ampio margine di miglioramento. Penso che NeoOffice dovrà trovare qualcosa di veramente innovativo per stare a galla, altrimenti perirà presto, dato che una bella grafica difficilmente riuscirà a battere funzioni e prestazioni migliori… soprattutto considerando che gli sviluppatori di NeoOffice lavorano gratuitamente… Comunque, entrambe le suite sarebbero decisamente migliori se la smettessero di “copiare” da MS Office e introducessero qualcosa di nuovo, innovativo e caratteristico. Per quanto riguarda MS Office:Mac 2004: che dire, è pur sempre roba Microsoft. Però è anche uno dei migliori prodotti software made in Redmond, il che dice veramente tutto. Per come la vedo io, se Google dovesse rendere fruibile anche offline il suo servizio “Docs”, come ha già fatto con Reader, allora le suite sopra citate, potrebbero tranquillamente finire nel cestino.

SCONSIGLIO vivamente l’utilizzo di OpenOffice Alfa, dato che molte cose non funzionano ancora…

’nuff said