L’altra sera sono andato a vedere il terzo capitolo della serie Spiderman. Premetto subito che:

  • Leggo l’Uomo Ragno da quando avevo 8 anni, e lo colleziono da quando avevo 13 anni.
  • L’Uomo Ragno è un fumetto che è cresciuto con i suoi lettori: ha saputo affrontare temi importanti come la droga, la malattia, la violenza sulle donne e, naturalmente, la responsabilità delle proprie azioni.
  • L’Uomo Ragno fa parte di quei fumetti per un pubblico maturo, benché rimanga sempre un genere “d’evasione”, e di sicuro non è “roba da ragazzini” come certi ignorantelli pensano

Detto ciò, il film da un lato mi ha deluso, ma dall’altro mi è anche piaciuto. Deluso per come vengono trattati certi personaggi, come Gwen Stacy (ma come? Il primo grande, grandissimo e tragico amore di Peter Parker, ridotto al personaggio di una gatta morta melensa??), per alcune scene troppo troppo sdolcinate ed altre esageratamente forzate (inquadratura di Spiderman che si sofferma troppo a lungo accanto alla bandiera a stelle e strisce). Deluso per Tobey Maguire che è veramente troppo brutto e si è calato fin troppo nella parte del nerd, tanto da essere ancora più nerd del Peter Parker degli albori (sembra idiota, più che nerd!). Ma mi hanno impressionato positivamente le performance di J.J.J, il direttore del Daily Bugle, e le scene di azione che sono realizzate veramente bene (grazie Maya!), oltre che complessivamente tutta la storia (ci hanno infilato ben 3 super cattivi!). Sono inoltre stato piacevolmente sorpreso sia dalla scelta dell’attore che interpreta l’Uomo Sabbia (praticamente uguale) sia dagli effetti speciali utilizzati per rappresentare il sabbioso Flint e il sempre dentatissimo Venom. Insomma, alla fine devo dire che sono riusciti a confezionare un buon lavoro, che però a mio parere poteva essere decisamente migliore se si fosse scelto di destinare il tutto ad un pubblico più maturo.

’nuff said

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