Introduzione: questo articolo spiega come fare per pubblicare un sito web direttamente sul proprio Mac, utilizzando la funzione “Condivisione Mac”. Se volete fare in modo che il vostro sito sia raggiungibile da tutti e utilizzate una rete con IP dinamico, dovrete utilizzare un servizio come dynDNS, come spiegato qui nella sezione “Lato server: IP statico”. È ovvio che il vostro sito sarà raggiungibile fintantoché il vostro computer è collegato ad internet.

Abilitare la condivisione e il server Apache
Questo è molto semplice… basta andare in Preferenze di Sistema>Condivisione e attivare il servizio Condivisione Web. A questo punto digitando in un qualsiasi browser internet l’indirizzo http://vostro_indirizzo_IP/~vostro_nome_utente sarà possibile visitare l’interno della cartella “Siti” posta nella home del vostro utente. E se dentro c’è una pagina index.html, ovviamente verrà visualizzata questa. Per rendere accessibile a tutti, fuori dalla rete, il vostro sito internet, è necessario usare un’IP statico o servirsi del servizio dynDNS (leggi sopra per scoprire come fare). Io, ad esempio, ho registrato un dominio su dynDNS: andando su http://jeby.blogdns.com/~Jeby/ (se il mio computer è acceso…) dovreste appunto vedere una semplicissima pagina web, che poi è proprio quella contenuta nella mia cartella “Siti”. [EDIT: la pagina non si vede, ho qualche problema con le porte. In particolare la 443 e la 427 sembrano completamente bloccate. Anche l’ISP potrebbe avere la sua parte in tutto ciò…]

Attivare PHP
Se volete sviluppare un sito con pagine dinamiche, vi serve PHP. In Mac OS X c’è già tutto quello che serve, ma è disattivato. Per attivare PHP bisogna passare dal terminale.. almeno all’inizio! Si tratta di operazioni da effettuare come utenti root, quindi useremo il comando sudo.
Per prima cosa apriamo il terminale e digitiamo

cd /etc/httpd

dentro questa cartella c’è il file di configurazione che vogliamo modificare. Facciamo una copia di sicurezza del file, così se dovesse andare storto qualcosa possiamo sempre recuperare: basta semplicemente copiare il file. Quindi digitiamo

sudo cp httpd.conf httpd.conf.backup

vi sarà chiesta la password di amministratore, inseritela e date invio. Ora si tratta di modificare due righe del file di configurazione. Lo si può fare usando un editor di testi qualunque, ad esempio:
per usare l’editor direttamente dal terminale digitate

sudo nano httpd.conf

per editare il file col primo editor di testo in grado di aprire il file conf potete digitare semplicemente

sudo open httpd.conf

oppure ancora potete sostituire a nano uno a scelta tra edit, bbedit, smultron, mate rispettivamente per usare TextWrangler, BBedit, Smultron o TextMate. In ogni caso si tratta di modificare due linee, e cioè:

# LoadModule php4_module libexec/httpd/libphp4.so

e

# AddModule mod_php4.c

(cercatele in giro nel documento). Ora, togliete il cancelletto (#) all’inizio delle righe e salvate il documento. A questo punto basta riavviare il server Apache e il gioco è fatto! Si può fare da interfaccia grafica (basta stoppare e poi avviare il servizio Condivisione Web), ma noi siamo degli aspiranti geek e lo facciamo da terminale:

sudo apachectl graceful

Gli esperti ne sapranno sicuramente più di me e sapranno anche come modificare a loro piacimento tutto quanto nel file di configurazione. Per verificare che tutto va bene, inserite nella cartella Siti un file php contenente il codice <? phpinfo(); ?> e visualizzatelo nel vostro browser web.
Ah, se volete saperlo… non mi sono inventato nulla, e tutto ciò è preso pari pari dalla guida di installazione di WordPress su Mac OS X, che trovate qui.

MySQL e altri strumenti
Potreste anche aver bisogno di un database MySQL, e quindi dovreste installare e configurare anche quello, o voler aggiornare il modulo Apache di Tiger ad una versione più recente. Inoltre forse mettervi a smanacciare nei file di configurazione di sistema non è forse l’ideale per voi, perché magari non siete proprio espertissimi. Bene, per tutti voi ci sono delle soluzioni molto più semplici da usare e che non richiedono la conoscenza dei meandri del sistema. Si tratta di pacchetti all-in-one, come ad esempio l’ottimo MAMP (che ha anche la versione PRO a pagamento) che permette di installare e gestire facilmente in un colpo solo Apache, MySQL e PHP, senza bisogno di avviare o aggiornare quelli di sistema.

Conclusione
Mac OS X mette a disposizione dello sviluppatore web tutto il necessario per affrontare il suo lavoro/hobby. A seconda del proprio grado di preparazione, delle voglia e del tempo a disposizione per imparare, ognuno di noi può decidere di utilizzare e configurare manualmente gli elementi forniti dal sistema o di utilizzare pacchetti già pronti e più semplici da utilizzare. La tradizione, tra l’altro, è destinata a continuare, perché è già stato svelato che Mac OS X 10.5 aka Leopard, offrirà un ambiente completo per lo sviluppo su piattaforma Ruby on Rails.

’nuff said

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