Come tutti saprete (se non lo sapete, ve lo dico ora), Apple ha aggiornato i due dektop della fascia Home: il Mac Mini e l’iMac. Non vi annoierò con le specifiche e i prezzi, perché è tutto scritto sul sito Apple. La mossa ha sorpreso un po’ tutti, questo perché entrambi i prodotti erano previsti dagli analisti per il 12 settembre, giorno in cui Apple ha fissato un evento speciale. Bene, Apple ci sorprende di nuovo, ma qualcosa non torna. Vediamo qualche spunto di riflessione..
Sia l’iMac che il Mac Mini avrebbero dovuto essere i piatti forti del 12… ma allora cosa verrà presentato all’evento speciale? Di sicuro qualcosa di più importante (per Apple) di un iMac 24″… con l’ultimissimo processore intel Core 2 Duo, 2 volte più veloce del precedente iMac… di solito ci sarebbe stata una presentazione con una schermata di Keynote con su scritto a caratteri cubitali “2X faster” e poi un benchmark, con uno Steve Jobs che guarda la folla sorridendo. Il vecchio volpone ha qualcosa in serbo per noi?
Continuando con un altro spunto… che fine hanno fatto i designer alla Apple?? Da sempre Apple ha accompagnato le rivoluzioni hardware dei prodotti con un rinnovato design dell’oggetto in questione. È successo al PowerMac per il pasaggio da G3, G4 e G5. Ma quando questo è passato a Intel, addirittura cambiando nome, il design è rimasto identico alla versione precedente. Stessa cosa per l’iMac (per il 24″ mi aspettavo decisamente un altro look), il PowerBook/MacBook Pro e più o meno anche per l’iBook/MacBook e certamente al recente MacMini. Certo, il design è sempre originale rispetto alle altre marche, ma questa cosa del passaggio “nascosto” da un processore ad un altro suona strana… vuol dire che la vera “rivoluzione” deve ancora venire? E quale sarà?
Sappiamo che la Apple ha uno dei più ricchi centri di ricerca nel panorama della Silicon Valley. Eppure ultimamente non abbiamo assistito a nessuna straordinaria evoluzione tecnica dei prodotti Apple, o almeno non per merito stesso di Apple.
Andando avanti, pensate a com’era l’offerta Apple fino a poco tempo fa: chiara, esplicita, non ci si doveva pensare più di tanto quando si doveva comprare un Apple. O “Power” o “i”. Ora le cose sono un po’ confuse: nella gamma iMac, tra il 17″ base e il 17″ “normale”, c’è indecisione.. sì, la differenza è di 200 euro, ma uno ha 512MB di RAM in più, un processore di molto migliore, unità superdrive, scheda grafica milioni di volte migliore della GMA950, il bluetooth e l’Apple Remote… insomma, cosa giustifica una separazione di soli 200 euro? Senza contare la sovrapposizione tra Mac Mini e iMac: cosa faccio, compro un Mac Mini Core Duo senza schermo e tastiera a 799 euro o un iMac con schermo e tastiera a 999 euro?  Anche nella fascia portatili c’è qualcosa che non va: è sparito il “pro” da 12 o 13 pollici, bisogna ripiegare sul MacBook.
Intanto si assiste a sempre maggiore attenzione per software e servizi: vedi l’iTunes Music Store, seguito iTunes VIDEO Store, e dall’iTunes MOVIE Store… insomma, cosa sta succedendo in Apple?Una rivoluzione silenziosa? E dove porterà la Apple? Lo scopriremo forse il 12 settembre?

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