Vi ricordate il mio post sui pali assassini? Ecco, ho scritto una mail all’URP (no, non è un rutto! URP = Ufficio Relazioni col Pubblico) del comune… eccola:


Gentile staff dell’URP, vorrei segnalare un problema, ahimè, molto grave. Si tratta della realizzazione della pista ciclabile in viale Marconi, che ha visto l’introduzione di pericolosissimi pali di acciaio posti a pochi centimetri dal manto stradale. Questi pali sono terribilmente pericolosi per qualunque motociclista o scooterista che si trovi a passare nella zona (io passo da via Marconi almeno due volte al giorno). Questi infatti sono degli ostacoli fissi e inamovibili che si trovano su una delle principali vie di fughe in caso di caduta. Mi spiego: se un ragazzino di quattordici anni, inesperto, perdesse, per un motivo qualsiasi (incidente, terreno scivoloso, foratura, reazione esagerata per evitare un ostacolo) il controllo del mezzo e finisse a velocità anche moderata (20Km/h) contro un palo del genere, c’è poco da fare: rimarrebbe stecchito, fracassato, sventrato o menomato. Uso questi termini per rendere l’idea. Ad aggravare la situazione dei pali di acciaio, c’è il fatto che questi sono disposti con incredibile frequenza, molto vicini tra loro, tanto che per un certo tratto, se dovesse capitare un incidente, è matematicamente impossibile non centrare in pieno un palo di quelli. Vorrei sapere questo: chi ha progettato la trappola mortale, ha agito deliberatamente, o si è semplicemente dimenticato della presenza di questi “fastidiosi cittadini di serie B” che siamo noi motociclisti. Vorrei sapere se chi ha progettato questo pericoloso tratto di strada si è soffermato al pensiero dell’effetto che può fare un palo di acciaio preso ai trenta orari contro il petto, la faccia o un altro arto a scelta. Mi scuso per lo sfogo ma sono davvero stufo di questo comportamento… mi sento ignorato e messo in serio pericolo da chi invece dovrebbe tutelarmi. Inoltre reputo i pali in questione inutili anche per la protezione dei ciclisti o dei pedoni, perché se fossero davvero utili tutti i marciapiedi sarebbero circondati di suddetti pali (fortunatamente non è così). Penso anche che siano addirittura di intralcio per i ciclisti (soprattutto quelli piazzati in mezzo…): facile immaginare scene tragicomiche di ribaltamenti intorno ai pali con conseguente volo del ciclista in mezzo alla strada. A parte il facile umorismo: gradirei ricevere una risposta a tutti i miei quesiti, magari anche un appuntamento con l’assessore ai lavori pubblici (o chi si è occupato di questa cosa). Inoltre consiglio vivamente a chi ha progettato il mortale filare di pali di studiare attentamente il sito dei Motociclisti Incolumi (http://www.motociclisti-incolumi.com/public/portale/). Ho già reso “pubblica” la questione sul mio blog, è un attimo per me rendere nota la faccenda alla stampa specializzata in caso di mancata risposta.

Distinti Saluti

Nome e Cognome

p.s.: capisco che le mie argomentazioni possano sembrare “esagerate” per chi non usa il motorino o la moto. Io ho alle spalle 7 anni di motorino e un incidente stradale: so cosa vuol dire andare a sbattere contro un’auto che non da’ la precedenza, essere proiettati ad una corsia di distanza, sbattere la testa contro la ruota di un’auto parcheggiata. Se quella volta ci fosse stato un palo di acciaio sulla mia strada, oggi di sicuro non sarei qui a scrivervi questa noiosa mail


che dite… vi piace?

’nuff said