Forse molti di voi non lo sanno, ma è necessario esserne consapevoli: gli iBook, in realtà, sono dei PowerBook. Non me lo sono inventato io, basta leggere quello che c’è scritto in System Profiler:

Niente complessi di inferiorità dunque, per noi iBook Users, anzi! Per le politiche commerciali di Apple, tuttavia, sugli iBook vengono inibite o “castrate” alcune funzioni: ad esempio niente firewire 800 ma solo 400, niente sensori di luminosità, niente masterizzatore DVD sul 12″, neanche optional ecc… Ma la cosa che più infastidisce, un vero e proprio affronto, è l’inibizione della funzionalità di scrivania estesa: un PowerBook (e un MacBook Pro) può essere collegato ad un monitor esterno, che abbia una risoluzione qualsiasi, ed usare questo come estensione della scrivania e non solo in modalità “mirroring”. Non solo: con i PB e MBPro, se al computer è attaccato un monitor e una tastiera e mouse esterni, si può usare il monitor esterno come monitor principale e chiudere lo schermo del portatile senza che questo vada in stop.
Come dicevo, la motivazione di tali limitazioni è puramente “commerciale”: la scheda video dell’iBook è perfettamente in grado di reggere due monitor in estensione di scrivania ed è già predisposta a questo uso. La limitazione è “via software” e, come tale, è facilmente superabile: basta scaricare Screen Spanning Doctor, freeware. Trattasi di un semplice script che permette di attivare e disattivare lo “spanning”, ossia la scrivania estesa

 e il “Clamshell Mode”, ossia la possibilità di lavorare a schermo chiuso

Il programma, essendo un semplice software e non una modifica hardware o al frimware, non invalida a garanzia, ma il produttore non si prende responsabilità su eventuali (improbabili) danni. L’utilizzo è molto semplice: si abilita almeno la modalità Spanning, quindi si collega l’apposito cavo all’iBook e al monitor esterno:

a questo punto si aprirà automaticamente il pannello “Monitor” delle Preferenze di sistema. Qui sarà visibile un pannello aggiuntivo relativo al monitor esterno, in cui si troverà il nuovo menù “Disposizione”. Di default è spuntata la casella “Duplica monitor”

Basta togliere la spunta e il gioco è fatto: la schermata cambia ed è possibile scegliere la disposizione relativa degli schermi e la risoluzione del monitor esterno, che può essere diversa da quella dell’iBook

Quello con la barra bianca (la barra dei menù) è il monitor principale, quello dell’iBook. Sistemando il monitor secondario, ad esempio, a sinistra, per raggiungerlo dal monitor primario dovrete spostare il cursore del mouse fino all’estrema sinistra del monitor e quindi superare questa frontiera per trovarvi catapultati nell’altro monitor: altro che portali spazio-dimensionali. Bene, il gioco vale per tutte le posizioni (tranne se il secondario è sopra il primario) ed è anche possibile trascinare finestre e file da un monitor all’altro

Ricordatevi che se, ad esempio, usate il Dock posizionato in basso e mettete il monitor secondario “sotto” il primario, il Dock sarà automaticamente riposizionato sul fondo del monitor più in basso, cioè, in questo caso, il secondario.
Bene, finito di usare il monitor, staccate i cavi e ricordate che il cavo video fornito con l’iBook ha ben due cazzilli: mi raccomando, non perdeteli!
Screen Spanning Doctor funziona anche sugli iMac G5 (sugli Intel no perché la funzione è già presente di default) e i defunti eMac G4.

’nuff said

ps: la scrivania che si vede nelle foto non è la mia, nemmeno il computer! Chiedo scusa alla legittima proprietaria per aver pubblicato queste foto senza il suo permesso! 😉

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