Sì, avete letto bene: avviare una distribuzione linux da chaivetta USB su un Mac non è poi così difficile, a quanto pare, basta sapere come.

Dunque, sappiamo tutti che i Mac dotati di processore Intel per la gestione dell’avvio utilizzano, al posto del vetusto BIOS dei PC, il cosiddetto nuovo e fiammante EFI… a non lo sapevate? Ora sì.

L’EFI sembra figo, sa fare un sacco di cose ma, almeno nella versione utilizzata sulle macchine Apple, è un po’ schizzinoso. Questo è il motivo per cui se provate ad avviare una delle millemila distribuzioni Linux per flash dirve USB sul vostro Mac, non otterrete nulla di nulla. Nemmeno installando la panacea rEFIt riuscirete ad avviare la malefica chiavetta USB.

Ora io non mi metterò qui a spiegarvi perché installare Linux su una chiavetta USB, né vi spiegherò come farlo (ci sono milioni di guide in proposito, quasi tutte inutili perché il più delle volte è un’operazione banale), né mi prendo responsabilità su eventuali danni che provocherete coi vostri esperimenti, semplicemente vi darò quella che è LA soluzione definitiva per avviare la malefica chiavetta USB sul Mac e su tutti i PC il cui BIOS non supporta l’avvio da USB, nei secoli dei secoli, amen.

La soluzione si chiama PLoP e, nonostante il nome di m…a, funziona benissimo. Scaricate il pacchetto PLoP Bootloader Manager, pesa pochi MB. Nella cartella troverete un file chiamato plpbt.iso, masterizzate questa iso su un CD (con Utility Disco o qualsiasi al tra cosa! Solo, per favore, non usate Toast…) e lasciate perdere gli altri file.

A questo punto inserite il CD nel Mac (o PC) e riavviate facendo partire il computer dal CD. Questa è un’operazione che sanno fare tutti (credo) i computer dotati di lettore CD. Sì, anche il Mac, dove potete avviare da CD premendo C subuto dopo il bong, oppure ancora prima di spegnere il Mac, andando in Preferenze di sistema>Disco di avvio, selezionando il CD appena masterizzato e clicando su riavvia.

Ok, ora che avete riavviato da CD, vi apparità schermata nera piena di puntini di sospensione un po’ dubitativi… subito dopo dovrebbe apparirvi un’interfaccia pacchianissima con tanto di sfondo Win-3.11-nostalgia con le stelline quadrettose che fuggono alla velocità della luce. Inserite la vostra maledetta chiavetta USB ripiena di Linux, scegliete “USB” dal menù del PLoP Bootloader Manager e lasciate che la magia avvenga! Unico consiglio: appiccicate una sola chiavetta dotata di sistema operativo avviabile alla volta.

Per provare che funziona, ho installato su due chiavette diverse prima la Slax 6.1.2 e poi la Ubuntu Netbook Remix Lucid Lynx Beta 1. La procedura di avvio funziona correttamente sia sul MacBook Pro del 2008 sia sull’Acer Aspire 1400 LC del… del?? 2003? Boh, comunque antecedente all’introduzione dell’USB 2.0…

Ah, questo post l’ho scritto proprio da MacBook PRO + UNR. Ciao zio Steve! 😀

‘nuff said