Grazie a Energio (grazie grazie grazie!!) ho scoperto questo fantastico servizio di cui non potrò più fare a meno e, sempre grazie a lui, sono finalmente riuscito ad attivare il mio account.
Sto parlando di Dropbox, un servizio per ora in fase di beta, che consente di “linkare” il proprio computer con uno spazio online di ben 2GB, il tutto in maniera semplicissima e sicura.

All’atto pratico si tratta di iscriversi al servizio (dietro invito), scaricare il software fornito(funziona sia su Mac che su Windows, per Linux bisognerà aspettare) e seguire la procedura indicata.
Vi ritroverete con un’icona in più sulla barra dei menù ed una cartella “Dropbox” dentro la vostra home.
Dentro questa cartella sono già presenti alcune sottocartelle standard come “Pubblica” e “Photo”. A queste potete aggiungerne altre a vostro piacimento che possono rimanere private o essere condivise con altre persone (per ora il numero è limitato) semplicemente invitandole per eMail.
La cartella pubblica è accessibile a tutti, e il sistema è abbastanza flessibile da consentire anche il funzionamento di un sito statico.La cartella Dropbox funziona come una qualsiasi cartella del vostro Mac, quindi significa che quando trascinate dentro un file, questo verrà spostato fisicamente nella cartella in questione e non semplicemente copiato o collegato tramite alias. Ciò vuol dire anche che se un utente con cui condividete una cartella aggiunge un file nella cartella condivisa, voi ve lo ritroverete effettivamente sull’hard disk.
La sincronizzazione avviene in maniera abbastanza rapida e, da quello che ho capito, il sistema cerca di non caricare l’intero file ma solo le modifiche.

Purtroppo manca ancora la possibilità di assegnare a Dropbox il compito di monitorare una particolare cartella, senza dover ogni volta copiare i file nella cartella di Dropbox. Questa limitazione su Mac OS X è superabile (su Win non so) tramite la creazione di un link simbolico: questo può essere creato da terminale o tramite il comodo (e gratuito) menù contestuale del Finder SymLinker. Il sistema non funziona con i normali file alias prodotti dal Finder e che, a differenza dei link simbolici, tengono traccia del file originale anche quando questo viene spostato. Comunque Dropbox è ancora in beta e molte caratteristiche verranno aggiunte più in là.

Come al solito, più facile a farsi che a dirsi: guardatevi il video esplicativo e capirete tutto

Per maggiori informazioni, leggete le FAQ

Il servizio è comodissimo per piccoli backup ma anche come strumento di collaborazione. Inoltre funziona anche dietro proxy di rete, quindi è generalmente utilizzabile anche dall’ufficio o dall’università (testato al PoliMI)

’nuff said