DISCLAIMER: benché tutti i consigli sotto riportati siano stati sperimentati con successo, non mi assumo alcuna responsabilità su eventuali danni a cose, animali, persone, piante e qualsivoglia entità, legati all’applicazione delle seguenti procedure. 😉

Avete tra le mani (unte?) il gioiellino di mamma Apple? Volete qualche consiglio su come pulire il MacBook Pro e come trasportarlo in tutta sicurezza? Allora continuate a leggere le mie esperienze personali
Consigli generali

Prima di pulire il portatile si consiglia di staccarlo dall’alimentazione e togliere la batteria. Questo perché, nel malaugurato caso si verifichino infiltrazioni di liquidi, queste non causeranno cortocircuiti (basterà lasciar asciugare il tutto) e non sarete costretti a rottamare il portatile.

Ogni qual volta sperimentate un prodotto per la pulizia (anche quelli qui suggeriti), fatelo sempre in una zona poco visibile, come ad esempio il fondo del portatile, così in caso di cattivi risultati in danno non sarà visibile. 😉

Pulizia case esterno

Il case esterno del MacBook Pro, d’alluminio, è particolarmente resistente allo sporco e ai maltrattamenti, ma senza esagerare!

Per una pulizia veloce e frequente basta usare una pezza in cotone o in microfibra imbevuta d’acqua (e ben strizzata, mi raccomando), senza ricorrere a nessuno strano prodotto. Questo dovrebbe bastare per la pulizia ordinaria.

Può succedere che dopo un lungo periodo di utilizzo, alcune zone del case si scuriscano o riportino qualche piccolo graffietto. Per rimuovere questi inestetismi, alcuni usano il dentifricio per il suo potere microabrasivo. Io preferisco una soluzione meno artigianale, ovvero la gomma magica di Mastolindo (industrialmente nota come melammina). Mi raccomando usatela con cautela, senza premere tropo: la vernice superficiale del case è resistente ma non so fino a che punto, e non ho intenzione di scoprirlo.

In ogni caso NON USATE MAI PRODOTTI ABRASIVI SU TASTIERA, MONITOR E OBIETTIVO DELL’iSight.

Pulizia monitor

Il monitor del MacBook Pro (parlo dell’opaco, sul lucido non ho esperienze) è uno splendore. Ma è anche un’ampia superficie cattura polvere. Per ripulirlo velocemente si può usare il morbido panno nero incluso nella confezione del MacBook Pro, che io porto sempre con me.

Per pulizie più profonde, basta il classico panno morbido in microfibra, imbevuto d’acqua e ben strizzato, che non lasci residui. Si può poi eventualmente passare un altro panno asciutto, per esser sicuri di non lasciare aloni. Se usate prodotti specifici (ma poi, servono davvero? secondo me no!) ricordate di spruzzare il prodotto sul panno e non direttamente sul monitor.

Nel caso vi siano macchie ostinate, potete usare una miscela di acqua e aceto bianco (al 50%) al posto della semplice acqua (trucco a suo tempo letto su Macworld). Ovviamente non usare prodotti abrasivi

Pulizia tastiera

Purtroppo la tastiera del MacBook Pro è difficile da smontare interamente, l’operazione può invalidare la garanzia.Per la pulizia superficiale usate il panno in microfibra, eventualmente imbevuto d’acqua e ben strizzato. Evitate di usare spesso prodotti abrasivi sulla tastiera, o dovrete presto sostituire i tasti.

Nel caso siano presenti briciole sotto i tasti potete seguire due strade. La prima (ardua, pericolosa ed impervia) consiste nello smontare con molta pazienza, maestria e sangue freddo, ogni tasto uno ad uno (moooolto delicatamente, i supporti in plastica sono infidi e bastardi, è molto facile danneggiarli), sollevandoli dal lato più alto e tirando gentilmente. Io ho provato con un tasto solo (l’eject) e mi è passata la voglia. Oppure, molto più facilmente, usate un aspirapolvere, magari con un beccuccio dotato di setole.

Il compressore è generalmente sconsigliato, poiché il rischio è quello di mandare in profondità la polvere, quindi meglio non usarlo.

Trasporto

Portarsi appresso una macchina del genere è una bella responsabilità. È bene evitare al MacBook Pro il più possibile gli sballottamenti di un viaggio poco confortevole.

Assicuratevi sempre che durante trasporto il disco rigido sia fermo ovvero, molto più praticamente, trasportate il MBP solo se in stop o spento. Io preferisco non spegnerlo e lasciarlo semplicemente in stop, ma ognuno ha i suoi gusti.

Se avete impostato l’opzione per cui è possibile risvegliare il MBP dallo stop tramite dispositivi USB, Bluetooth o telecomando IR, assicuratevi che tutte queste periferiche siano scollegate! In particolare prestate attenzione alle periferiche bluetooth, che sono quelle più facilmente attivabili erroneamente.

Ricordatevi che la zona col pulsante per l’apertura del “coperchio” e la zona corrispondenti al MagSafe contengono dei magneti, ed è quindi bene tenerle alla larga da carte di credito e altri supporti con memorizzazione magnetica.

Per avere una protezione in più rispetto a quella di un semplice scomparto dedicato (sempre che ci sia) all’interno di uno zaino, si possono usare le custodie aderenti, anche dette “sleeve”. Tra le più famose ci sono le second skin di Tucano, le Be.ez di LaRobe (o viceversa!) e molte altre. Scegliete in base alle vostre preferenze, io preferisco le be.ez perché sono belle toste e protettive. Mentre per i cavi ho una second skin. E in caso di pioggia? Chiudo tutto dentro l’involucro in plastica in cui si trovano le varie sleeve al momento dell’acquisto! 😉

Se dovete comprare uno zaino nuovo, assicuratevi che sia delle dimensioni adatte: vi dico subito che il modulo grande dello zaindo di IKEA Family (ora diffusissimo) è appena sufficiente al MBP 15″ con sleeve della LaRobe.

Se avete suggerimenti o correzioni, fatemi sapere!

’nuff said