Nelle Caratteristiche in NeoOffice 2.0 Aqua Beta 3 si legge

NeoOffice usa la tecnologia Java presente in Mac OS X. Usando Java, non c’è bisogno di scaricare ed installare il software X11 che invece OpenOffice.org richiede.

Fino a ieri tutto ciò voleva dire che NeoOffice, suite per l’ufficio opensource nata da una costola di OpenOffice, era brutto (tipo Windows 95) e lentissimo (praticamente fermo), oltre che esoso di RAM. Le cose, con l’introduzione di NeoOffice 2.0 Aqua Beta 3, stanno ora cominciando a cambiare. Finalmente l’interfaccia è stata rivisitata: nuove icone, nuove barre di scorrimento, tutto (quasi) in stile Aqua. Rimane l’impostazione “tutto in una finestra”, un po’ lontana dai canoni di Mac OS X: le barre strumenti possono essere messe al di  fuori della finestra principale, ma non “maneggiate” e disposte a piacere come avveniva in AppleWorks o in Office:Mac. Il software guadagna anche in velocità, “appena” 35 secondi per aprirsi ed essere operativo (su un iBook G4 ultimo modello con 1GB di RAM), e anche le richieste hardware sono inferiori: benché i requisiti MINIMI impongano la presenza di almeno 384MB di RAM (…), il modulo writer aperto ma con un documento vuoto ne occupa “solo” 150 MB, contro i 300MB della vecchia versione. La beta sembra funzionare bene, anche il tempo di conversione dei documenti in formato office è diminuito, sebbene permangano alcune incompatibilità (soprattutto con le formule di M$ Equation Editor). Per il resto NeoOffice sembra avviarsi verso quella “maturità” che spero giunga al più presto: la strada è ancora lunga, ma finalmente l’ordine di idee sembra quello giusto. Per questa volta non sarò pesante con le critiche, a questa release un bel 6 (di incoraggiamento) non lo leva nessuno!

’nuff said

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