Come si suol dire: non tutto il male viene per nuocere! Le esose risorse di Windows Vista, sebbene non siano d’aiuto a chi lo installerà e cercherà di usarlo, stanno dando un forte impulso all’industria dell’hardware! Ultima notizia in ordine di tempo: Windows Vista richiederà la presenza di un hard disk ibrido sui computer portatili affinché questi possano essere marchiati come Windows Vista Premium Ready. Questo requisito è necessario per rendere più rapido l’avvio del sistema e altre operazioni che farà il prossimo sVista. Niente di più bello per le mie orecchie: i PC users faranno sicuramente da beta tester per questa nuova tecnologia e, quando tutto sarà a posto, Apple la adotterà nei propri sistemi così da non costringere i suoi clienti a fare il lavoro sporco. C’è da dire, però, che Apple potrebbe invece usare la tecnologia di Intel nome in codice Robson, che vede la memoria Flash integrata nella scheda madre e non nell’hard disk. Questa caratteristica ha l’innegabile vantaggio di permettere l’uso degli hard disk classici senza scadimento di prestazioni e con una maggiore economicità, dato che un’hard disk “normale” costerà sicuramente meno di uno ibrido (almeno per i primi tempi). In ogni caso il costo delle memorie Flash è destinato a calare rapidamente nei prossimi anni, a vantaggio di tutti quanti, soprattutto di chi non dovrà/vorrà usare sVista. Questa è la mia previsione “ottimistica”. Il caso iPod Nano dimostra infatti che non sempre le cose vanno così: grazie all’enorme diffusione del Nano, si è avuto in un primo momento un abbassamento dei prezzi delle memorie Nand. Ora, per via della forte richiesta (e scarsa disponibilità) i prezzi stanno tornando a salire. In ogni caso, resta il fatto che Microsoft sta spingendo affinché una tecnologia poco “commerciale” per ora,  lo diventi invece nel giro di poco.

’nuff said

fonte: Punto Informatico