Come avrete intuito dall’immagine nel mio profilo, sono un fan dell’Uomo Ragno (Stan lee direbbe che sono un “True Believer!”). Ma il mio interesse per il fumetto va ben oltre le avventure ragnesche. Diciamo che sono un cultore dell‘arte seriale! L’eternauta, Contratto con Dio e gli altri capolavori di Will Eisner, quelli di Milo Manara e del leggendario Hugo Pratt, passando per Bonelli, Altan e Andrea Pazienza. Insomma, un bell’excursus.. ma tra tutti questi non ho citato quello che, secondo me, è il fumetto più bello e importante che io abbia mai letto e che quindi merita un posto specialissimo! Si tratta di Watchmen, di Alan Moore, disegnato da Dave Gibbson. Questo fumetto (mi accorgo che fumetto è un termine riduttivo) è un classico e ha ridimensionato l’importanza e il ruolo stesso del fumetto. Prendetela così: è uno di quei libri che, nell’arco della vita, vanno letti! Questo capolavoro ha la potenza, come ogni capolavoro che si rispetti, di essere tremendamente attuale, nonostante siano passati oramai vent’anni dalla sua pubblicazione! Più di ogni altra opera, Watchmen ha degradato i super eroi al rango di semplici esseri umani, con difetti, meschinità e problemi vari (una versione radicale di “grandi poteri, grandi problemi” del già citato Stan lee) inserendoli in una realtà alternativa alla nostra, ma con molti punti di contatto di grande attualità: le bombe atomiche, i conflitti internazionali, il degrado delle città e la contemporanea esplosione della tecnica e della scienza. Si può dire che in Watchmen è contenuto tutto, tutta la gamma dei sentimenti umani, tutte le situazioni in cui un essere umano può ritrovarsi, tutte le esperienze e le sensazioni possibili, dall’innamoramento al tradimento, dal senso di appartenenza all’abbandono, dalla lucidità alla follia! Watchmen è un cerchio che si chiude, è un’opera rivoluzionaria che ha tracciato un solco e ha saputo entrare nella storia umana, raccontandola a modo suo! Vi starete chiedendo perché un in un blog che come sottotitolo ha “Notizie in ritardo dal mondo Apple” si parli di un fumetto degli anni 80.. beh, non leggere Whatchmen significa perdersi davvero qualcosa, e io che lo so, ho la responsabilità di dirvelo!! Da un grande potere derivano grandi responsabilità…:-D

’nuff said