Oggi c’è stato un altro incontro del gruppo C.V.V. (a proposito, vi piace il sito che ho messo su?) e, come ogni volta, c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare! Oggi non si è trattato né della condizione di Kutta, né dello schema a semiguscio né della torsione in profili aperti! Si è parlato, essenzialmente, di filosofia! Del metodo che deve stare alla base del pensiero di un ingegnere e di chiunque voglia creare qualcosa! Ora, in breve per mancanza di spazio, i due “documenti base” per diventare bravi ingegneri.. e non solo!
Le Gotte di Altamira:
Questa breve storia è utilizzata dal Professor De Ponte del Polimi come introduzione al suo corso di Aerodinamica 1. Vi consiglio di leggerla, ma per completezza riporto un riassunto in parole povere: un archeologo si imbatte in queste grotte e subito, come ogni archeologo, si mette a scavare e trova ossa, utensili e altro materiale. Naturalmente è molto soddisfatto, è un archeologo, il suo lavoro è scavare! Qualche giorno dopo la figlia va a trovarlo al lavoro e, alzando lo sguardo, vede che sulla volta della grotta ci sono dei dipinti, che poi verranno poi identificati come pitture rupestri. Mentre tutti erano concentrati a guardare in basso, perché nessuno credeva che gli uomini primitivi avessero capacità artistiche, qualcuno ha avuto la curiosità di alzare lo sguardo, di andare oltre il preconcetto! Da questo gesto una delle più grandi e stupefacenti scoperte!
Morale: Think Different! La capacità di stupirsi è alla base del progredire della conoscenza. Superate i preconcetti e siate sempre pronti a guardare nella direzione opposta a quella in cui avete sempre cercato!
Va bene, ma il Think Different non basta, va incanalato, va completato da un metodo che aiuti ad usare questa potenza creativa per risolvere i problemi e per studiare il mondo che ci circonda! E qui entra in gioco Cartesio e il suo “Discorso sul Metodo” (1637). Il metodo si snoda in quattro punti fondamentali, che l’ingegner Celoria ha classificato in quattro titoli:
1- Regola dell’evidenza
2- Regola della scomposizione dei problemi
3- Regola della costruzione della complessita’
4- Regola degli elenchi (Check list)
ecco, invece, il testo integrale delle regole del “Metodo di Cartesio”:
La prima regola è di non accettare mai cosa alcuna come vera a meno di non conoscerla evidentemente come tale.
La seconda regola è di dividere ognuna delle difficoltà che io esamini, in tante piccole parti quanto sia possibile e necessario, per meglio risolverle.
La terza regola è di condurre in ordine i miei pensieri incominciando dagli oggetti più semplici e più facili a conoscersi, per salire, a poco a poco e come per gradi, fino alla conoscenza dei più complessi
e l’ultima di fare ovunque delle enumerazioni cosi complete e delle rassegne cosÏ generali, da essere sicuri di non omettere nulla
beh ragazzi, ora avete il punto di partenza, adesso sta a voi costruire qualcosa di eccezionale… che ne so… magari un aliante….!
’nuff said
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