Qualche giorno fa è stato rilasciato il primo trailer ufficiale di Spider-Man Homecoming:

Si tratta dell’ennesimo reboot cinematografico del più importante personaggio di casa Marvel, che evidentemente è molto difficile da portare sul grande schermo garantendo la giusta soddisfazione ai fan del Ragno.
Ancora una volta vedremo un Peter Parker, goffo teenager mingherlino, alle prese con il difficile lavoro del super-eroe studente, costretto a bilanciare gli impegni scolastici e di una vita sociale al limite dell’emarginazione con le scazzottate in centro a Manhattan, in questo caso contro l’Avvoltoio e con Shocker.

Sony Pictures e i Marvel Studios sono tra l’altro così sicuri del successo della pellicola che hanno già pianificato il sequel per il luglio 2019. Evidentemente Tom Holland ci teneva a continuare la sua attività in incognito nel liceo del bronx dove si è finto studente per prepararsi al film.

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Ma chi è Spider-Man?

Spider-Man è un personaggio dei fumetti, di proprietà della Marvel, creato da Stan Lee e Steve Dikto, che appare per la prima volta nel 1962 (sì, nel sessantadue) sull’antologia Amazing Fantasy #15

Sulla copertina di Amazing Fantasy #15

appare un supereroe in calzamaglia rossoblu e con una maschera integrale vagamente inspirata alle maschere da luchadores. La copertina recita:

Spider
Man

poi convenientemente cambiato in Spider-Man, col trattino, onde evitare di incorrere in cause con la nemica DC per avere un personaggio rossoblu con le iniziali SM (come Superman), come ha raccontato lo stesso Stan Lee.

Le origini del personaggio, come spesso accade in casa Marvel, fedele alla linea “superpoteri, superproblemi”, sono tragiche e, verrebbe da dire, per nulla epiche. Un ragazzino sfigato e secchione viene morso da un ragno radiattivo e dai sensi di colpa.. è forse questa la ricetta del successo di un personaggio che, sulla carta, stupisce da più di sessant’anni? Forse.

Non starò a riprendere le origini perché sono arcinote e, soprattutto, sono disponibili in diverse e numerose varianti.

Forse stavolta il film ci risparmierà l’ennesima scena dello zio che muore.

La carriera di Spider-Man non è meno tragica delle sue origini, basti pensare al fatto che il padre del suo migliore amico, impazzito e vestito come un folletto (Norman Osborn/Goblin) gli fa cadere la fidanzata dal ponte (Gwen Stacy) e lui per riprenderla gli spezza il collo

Correva l’anno 1973. La scena, che secondo alcuni segna il passaggio dalla “Silver Age” alla “Bronze Age” dei fumetti, è stata anche usata per spiegare la conservazione della quantità di moto nel libro “La Fisica dei Super Eroi” e durante le lezioni del prof James Kakalios

Snap.

Questa è solo una delle molteplici tragedie che funestano e rifunestano la vita del tormentato Peter Parker, come quella volta che gli rapiscono la figlia nata morta, o forse no? 

Ma, tutto questo è ormai acqua passata, materiale che in più di 60 anni di continuity ha contribuito a formare il poliedrico personaggio che è oggi lo Spider-Man dei fumetti e che, per forza di cose, non può essere lo Spider-Man cinematografico.

Tra l’altro, il mito è così grande e denso di eventi, che anche sulla carta Spider-Man è stato rilanciato, “azzerato” e ricreato molte volte.

Proprio adesso ci sono in corso di pubblicazione diverse serie regolari e miniserie dedicate ad altrettanti Spider-Men e Spider-Women, ognuno con le sue storie, le sue caratteristiche, i suoi successi e le sue sconfitte.

The Amazing Spider-Man

È la serie dedicata a Peter Parker, l’originale Spider-Man. Peter non è più il teenager nerd degli esordi, non è nemmeno il marito disattento e squattrinato della maturità, ma si ritrova capitano d’industria: l’arcinemico Dr Octopus / Otto Octavius, dopo aver trasferito la sua coscienza nel corpo di Peter (vedi l’arco narrativo Superior Spider-Man, partito subito dopo il numero 700 e costato minacce di morte all’autore Dan Slott), mettendo a frutto intelligenza e un prestito dal nuovo marito di zia May (che altro non era che il padre di J. Jonah Jameson Jr, l’ex editore del Daily Bugle), ha fondato le Parker Industries, azienda che spazia dalla tecnologia alla bioingegneria e che operava principalmente a Manhattan.

Successivamente Peter, libero dall’influenza di Otto, accetta di buon grado il ruolo di top manager e anzi espande le Parker Industries a livello mondiale. Mentre Peter Parker ne è presidente e AD, Spider-Man (con un costume-armatura aggiornato nello stile, non troppo, e nelle funzioni) ne è la mascotte e guardia del corpo personale di Peter. Una situazione simile al Tony Stark / Iron Man dei tempi d’oro, ma senza alcolismo e autocommiserazione.

 

Stranamente la storia di un top manager con grande senso di responsabilità che nel tempo libero si veste di latex non sembrava adatta al pubblico del grande schermo. Tra le altre cose in questo nuovo status torna la Ragno-Mobile. A differenza della prima, questa non è ridicola ed è stata ideata graficamente dall’italianissimo Giuseppe “Cammo” Camuncoli che da tempo lavora insieme a Dan Slott sulle testate ragnesche. La serie regolare di Amazing Spider-Man vede attualmente numerosi tie-in con la miniserie “Dead no more: The Clone Conspiracy”, con le copertine del grandissimo Gabriele Dell’Otto, che promette di scuotere alle fondamenta (ancora) il mondo del nostro Peter (non leggete: SPOILER )

Spider-Man

Questa serie è dedicata a Miles Morales, ovvero ad uno Spider-Man teenager o poco più, di etnia afroispanoamericana. Lo “Spider-Man di colore” è stato apprezzato dal pubblico e dalla critica , e stranamente anche da alcuni gamergates, forse per le ragioni sbagliate. È apparso per la prima volta sulle pagine di Ultimate Spider-Man, una serie a fumetti ambientata in un universo parallelo in cui Peter Parker è ancora un giovane studente. L’universo Ultimate, creato anche grazie al contributo di Brian Michael Bendis, è stato eliminato, sia nella finzione dei fumetti, sia nella realtà editoriale dopo ben 15 anni di pubblicazioni.

 

Nonostante l’eliminazione dell’universo in cui vive, Miles è stato traghettato nell’universo principale durante gli eventi di Secret Wars II. Miles va al college, ha un compagno di stanza di nome Ganke che è sostanzialmente identico al compagno di tavolo che appare nel trailer di Spider-Man Homecoming, è ha un set di poteri leggermente diverso da quelli classici: forza e agilità, capacità di aderire alle superfici, senso di ragno ma molto last minute, “tocco velenoso”, capacità di diventare “invisibile” mimetizzandosi con l’ambiente circostante. Sarebbe il perfetto prototipo di Spider-Man cinematografico.

Spider-Man 2099

È la serie che riprende una delle più apprezzate novità editoriali ragnesche di inizio anni ’90. Parla di Miguel O’Hara, il primo Spider-Man “latino”, un genetista che vive nell’anno 2099 e che attraverso un campione di sangue dello Spider-Man originale riesce ad ottenere poteri ragneschi: forza, agilità, riflessi ecc, vista super umana (può zoommare, vedere al buio e al ralenti), morso paralizzante (giuro!), niente senso di ragno ma è fico. Porta gli occhiali da sole al chiuso, perché è fotosensibile, ha un costume molto badass con artigli e mantellino di ragnatela che gli permette di planare.

(il costume originale. Quello attuale è meno figo ma comunque)

A differenza della serie originale, le storie dello Spider-Man 2099 pubblicato attualmente sono ambientate prevalentemente nel presente con brevi balzi nel futuro. Miguel è un dipendente delle Parker Industries, con parecchi problemi a controllare il suo temperamento. Qui potete trovare una rapida carrellata delle copertine più belle di Spider-Man 2099, vecchie e nuove.

Scarlet Spider/Kaine

Non ha attualmente una sua serie ma è uno dei personaggi principali nella nuovissima miniserie “Dead No More: The Clone Conspiracy”.
Kaine è apparso per la prima volta durante la seconda Saga del Clone, famigerata serie di metà anni ’90 di cui abbiamo parlato anche su Hookii.
Kaine è un clone difettato e incazzato, inizialmente nemico di Peter Parker e dell’altro clone meno difettato, Ben Reilly, ma che poi si redime e diventa un bravo anti-eroe. Dopo aver subito n trasformazioni, in cui ha cambiato alcuni dei suoi super poteri, è attualmente in giro con un costume rosso-nero e sotto il nome di Scarlet Spider, nome inizialmente usato proprio da Ben Reilly.

Spider-Woman

Serie dedicata ad una delle tante Spider-Women, la più sexy, ovvero Jessica Drew

che molti ricorderanno per una più famosa copertina di Manara, di cui abbiamo discusso su hookii.

Ex cattivona, ex spia, ex figlia su cui i genitori hanno condotto folli esperimenti genetici, è attualmente investigatrice privata e mamma single.

Poteri? li ha cambiati così tante volte che non se ne tiene traccia. Non aderisce ai muri. Non ha il senso di ragno. È agile e forte, è in grado di lanciare dei raggi stordenti e di manipolare i feromoni.

Silk

A.K.A. Cindy Moon. Chi è costei? La seconda vittima del ragno radioattivo che, dopo aver morso Peter, ha morso Cindy. Anvedi sto ragno. Cindy è stata chiusa per anni in un bunker per nasconderla agli occhi di “vampiri interdimensionali” che si nutrono dell’essenza dei “totem del ragno” dei vari universi, come raccontato esaustivamente durante la saga di Spider-Verse.

È forte, agile, ha un senso di ragno molto sviluppato, si appiccica alle pareti, lancia ragnatele organiche dalle dita, ha un ex fidanzato fantasma, è incazzata nera col mondo. Incredibilmente ha una sua serie regolare. Appena uscita dal bunker in cui era stata convinta ad esiliarsi, ha sviluppato un attaccamento istintivo nei confronti di Peter: allorquando si trovano nella stessa stanza non riescono a resistere all’impulso di copulare… dai ragazzi, almeno appendere una ragnatela sulla maniglia della porta?

Spider-Gwen

Ovvero la serie dedicata ad una Gwen Stacy di un universo parallelo in cui Peter è morto diventando Lizard e Gwen ha ricevuto poteri ragneschi (per poi perderli, grazie ad una versione “alternativa” e cattivella di Silk).

Tutto ciò sembra assurdo ma le storie sono in realtà molto godibili e la serie ha diversi tie-in con le altre storie ragnesche. Gwen è anche batterista della band rockettara “The Mary-Janes”.
Anche su Spider-Gwen sono state scatenate polemiche per una copertina un po’ “hot” disegnata da Frank Cho.

Gli altri spider-men e spider-women

Ce ne sono anche altri? Sì, tanti, infiniti. Presentati durante Spider-Verse, hanno avuto una serie regolare sotto l’insegna di Web Warriors, fortunatamente recentemente chiusa (era brutta). Poi c’è Venom, che fino al mese scorso era un costume alieno appiccicato su Flash Thompson, ex bulletto della scuola di Peter poi redento, che ha perso le gambe in guerra. E poi c’è la miniserie “Renew Your Vows” che prende il via in un universo parallelo in cui Peter e Mary Jane sono ancora sposati e hanno una figlia, la piccola May, dotata dei super-poteri del papà.

E questo è tutto per stavolta.

’nuff said