Chi segue questo blog (e le sue precedenti incarnazioni su Blogger e su Thumblr) sa che sono un Mac User da quasi 10 anni. Il primo Mac: un iBook G4, spettacolare. Sta ancora con me e ogni tanto lo utilizzo ancora. Sono seguiti 2 MacBook Pro e un Macintosh Colour Classic del 1990 🙂 Prima del Mac avevo provato Linux, in particolare una distro Mandrake, prima che si chiamasse Mandriva. Sono tornato di recente ad usare Linux, in particolare con una Linux Mint 17 su un Dell Latitude D630 ex aziendale avuto a 0 euro, che uso soprattutto per prendermi cura dell’altro Linux di casa, il Raspberry Pi di cui tanto vi ho parlato.

Nonostante tutti questi anni di utenza Mac (e di vari prodotti Apple), non ho mai avuto un iPhone. Ho sempre considerato iOS un sistema troppo chiuso per le mie esigenze, pur senza mai averlo provato a sufficienza. Invece un paio di settimane ho comprato un iPhone 5s e ho scoperto che… forse avevo ragione.

Sotto con la mini-recensione dell’iPhone!

Indice dei contenuti

Hardware

Com’è fatto

Non mi addentro troppo. Rispetto a quanto ero abituato fin’ora ho trovato lo schermo piccolo. In realtà questo ha chiaramente anche il suo risvolto pratico (il telefono è comodo da tenere in tasca) e tutto sommato i pro e i contro si bilanciano.

La costruzione è ottima, trovo assurdo il sistema di cambio SIM e la batteria integrata, ma ormai è una cosa diventata “standard”. La ricezione è ottima, migliore del mio precedente Galaxy Nexus, e vale sia per il WiFi sia per il 3G. La durata della batteria è sufficiente per i miei standard, tiro tranquillamente una giornata completa con le connessioni sempre attive.

Devo riabituarmi al tastone home che secondo me ruba spazio ed è sostanzialmente inutile (TouchID a parte).

In generale: altissima qualità percepita, senso di solidità, display e sistema audio di buonissima qualità, quella sensazione di metallo freddo al tatto che mi fa sempre ripensare all’obelisco di 2001 odissea nello spazio, non so perché.

Tutto, insomma, molto bello e i pochi difetti sono quasi sempre bilanciati dai pregi… tranne uno: il maledetto connettore lightning che mi ha costretto a cambiare tutti i cavetti in giro per casa, auto, ufficio, con cavi adatti e dal costo spropositato (cavi MicroUSB: a partire da 1.50 € e sono sicuro che funzionano, il terrorismo sui cavi lightning mi fa dubitare e ogni cavo mi è costato 7 euro…). Tale cavetto con connettore specifico, tra l’altro, non ha nessunissimo senso d’esistere, non ha senzo, non c’è saggezza senza senzo del sacro, è importante!

Accessori

La cosa bella dell’iPhone e dei prodotti Apple (almeno per ora): hanno forme definite, connettori in posizioni note, poche varianti. Totale, trovare accessori dedicati che calzano a pennello è facilissimo. Questo vale sia per le cover di ogni foggia e misura, sia per accessori fotografici dedicati, sia per tutti quei gadget all’ultimo grido o addirittura bleeding edge (tipo la roba da kickstarter) per cui la compatibilità con iPhone si ha dal giorno zero. L’unico campo in cui si trova poco è quello dei sistemi di ritegno per l’auto, ma è anche vero che in quel campo ho gusti ed esigenze un po’ particolari. Io alla fine, per venire incontro alle mie esigenze, ho messo insieme queste tre cose:

l’ultimo usato senza ventosa e connesso direttamente al supporto Herbert Richter che sta appiccicato in centro alla consolle dell’auto.

Software

iOS 7.1.1

L’iOS è un esempio di fluidità e ottimizzazione a livelli per ora inarrivabili da Android, nemmeno sui dispositivi Nexus. Punto, questo è, c’è poco da dire. Il sistema risponde benissimo ed è sempre molto fluido, non ho ancora avuto nessun problema e in generale tutto funziona meravigliosamente. La cosa che mi ha stupito di più è Siri, col suo feedback vocale è un’applicazione ottima, funziona molto bene (a parte per gli orari dei cinema), anche se per quanto riguarda le info fornite ad esempio nel Notification Center siamo anni luce indietro rispetto a Google Now, molto ma molto più completo e “preveggente”. Comunque in generale mi trovo molto bene. Però.

Però trovo assurdo che non si possano nascondere determinate app inutilizzate dalla schermata home.

Però trovo assurdo che devo aspettare iOS 8 per avere una tastiera utilizzabile, che quella di default è indegna.

Però trovo assurdo che non esiste un cavolo di sistema per modificare il browser di default. Voglio usare sempre Chrome, posso? No. Ma vafancù.

Però trovo assurdo che Mail non sia in grado di caricare degli allegati se non come condivisi da altre applicazioni: un sistema idiota.

Però, un file browser… vabbè, che te lo dico a fare.

Per tutto c’è un App. Ma anche no.

Per tutto c’è un App. Questo slogan è del tutto ingannevole. Tra gestione “sandboxed” delle App e regole ultraconservatrici dell’App Store, in pratica è difficile trovare molte cose che sullo store Android sono quasi scontate. Faccio un esempio stupido per capirci: ho dei file sul NAS e voglio sincronizzare i nuovi file dal NAS al dispositivo mobile in automatico, in maniera trasparente, via WiFi mentre dormo. Ad esempio, lo faccio con le nuove uscite di fumetti o le serie TV e così via. Sul Nexus 7 uso Folder Sync: sync mono o bidirezionale da disco di rete a qualunque cartella del Nexus, schedulato e in WiFi. Semplicemente perfetto. Sull’App Store di iOS non esiste niente del genere. NIENTE. Non solo non esiste un programma che lo faccia bene, ma non esiste nemmeno un programma che lo faccia male. Non c’è via di scampo se non la copia manuale dei file: IDIOTA.

Conclusioni

Sono passato ad iPhone e iOS non perché non fossi soddisfatto del precedente telefono, ma perché il precedente telefono l’ho distrutto. Dato che sono Mac user da un decennio ho pensato di passare a iOS e vedere come mi trovo, anche in virtù del futuro aggiornamento a Yosemite. Molte cose sia dell’hardware che del sistema operativo mi hanno lasciato piacevolmente sorpreso e le trovo molto positive, un deciso step in avanti rispetto all’esperienza d’uso su altri terminali. Purtroppo ci sono anche alcuni “paletti” che impongono limitazioni eccessive, soprattutto se uno pensa a quanto ha pagato un telefono che dovrebbe essere di sua proprietà.

La speranza è che con le extensions di iOS 8 cambino un po’ le cose. Nel frattempo Google non sta a guardare e all’ultimo Google I/O presenta la soluzione a molti degli svantaggi che oggi ha il suo sistema (in primis Davlik e che ciuccia risorse e rende tutto meno scattante e snello), che tra l’altro ha l’indubbio vantaggio di essere integrato e sincronizzato senza soluzione di continuità con un ampio sistema di servizi molto più flessibile e completo (GMail, GDrive, GCalendar, Chrome, ecc…) rispetto a quello offerto da Apple con iCloud (per ora).

Insomma, ai poster l’hardware tendenza.

’nuff said