Ok, probabilmente ero l’unico a crederci… già mi immaginavo il ritorno ai tempi che furono, una rivoluzione che partendo dall’iPhone contagiasse tutta la linea prodotti Apple, il ritorno insomma alla suddivisione tra gamma “consumer” tutta colorata e gamma “pro” in grigio alluminio. Insomma, come era tanto tempo fa, con’iMac G3 e gli iBook conchiglioni tutti colorati… e invece no.

 

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L’iPhone fatto (di colore)…

 

La C del nuovo iPhone 5C sta sicuramente per Coloratissimo ma di sicuro non per eConomico, o Cheap o Consumer… chi ha fatto due conti sa che la versione 16GB del nuovo gioiellino di Cupertino costa poco meno di un Mac Mini i5, 629 eurini per avere un cellulare della precedente generazione con un case colorato. Ah, e le cover bucherellate, attraverso cui si può leggere un eloquente “hon” che però sembra più un “non”

iphone 5c cover

Cover iPhone 5C, l’orrido dettaglio del “hon”

 

 

… e quello da 007

Per quanto riguarda la versione S, potremmo ipotizzare si tratti della versione “spia”, volendo dar credito alle ricostruzioni dello Spiegel mi immagino già le speculazioni di complottisti invasati su come l’NSA riuscirà a recuperare i dati relativi alle impronte digitali dal nuovo sensore e a tracciare in maniera precisissima i nostri spostamenti grazie al processore M7 dedicato ai sensori di movimenti. E per rincarare la dose, ai più smaliziati non sarà di certo passata inosservata l’edizione Goldfinger.

iphone 5s

L’iPhone 5S Gold(finger)

Ad essere onesti, il processore a 64 bit mi ha lasciato veramente a bocca aperta! A parte le motivazioni tecniche dietro questa scelta, mi ha fatto tornare un po’ di nostalgia dei tempi in cui c’erano i G4 a 32 bit e i G5 a 64 bit

Ma la cosa che più mi lascia interdetto…

…è che ieri sera, a presentazione iPhone conclusa, mi caduto di mano il Galaxy Nexus e si è crepato il vetro. D’oh.

 

’nuff said