Prima di Natale non ho potuto resistere alla tentazione di un’offerta del MediaWorld: un hard disk LaCie Little Disk da 500 GB a 109 euro. Prezzo decisamente appetibile, soprattutto in un negozio “fisico”.
Si tratta di un HD da 2,5″, portatile, con connessione USB 2.0, autoalimentato (è comunque disponibile un cavo USB aggiuntivo per l’alimentazione) con un design… tutto d’un pezzo!

Introduzione
C’è poco da fare: i GB non sono mai sufficienti! Backup, filmini delle vacanze, foto, musica, backup dei backup, partizioni di interscambio in FAT32, applicazioni forse un giorno utili, film, backup dei backup dei backup e copie carbone.
Insomma, il bisogno di spazio su disco è sempre crescente.
Se si è dotati di un portatile, pur dotato di un disco capiente, avere un hard disk esterno si rende necessario, almeno per le operazioni di backup. E se avete un laptop, l’hard disk in questione non può essere che portatile. L’HD portatile ed autoalimentato, proprio per queste caratteristiche, non sarà una scheggia, ma occupa poco spazio e, anche a casa, toglie l’ingombro dei cavi di alimentazione.

Per tutti questi motivi mi sono deciso a comprare l’HD esterno per il mio MBP. Dato che dal passaggio ad Intel tutti i Mac possono fare boot da HD USB, è venuta meno la necessità di avere un HD con porta firewire, quindi ho optato per la più economica USB 2.0. In questo modo mi sono potuto accaparrare questo piccolo gioiello di tecnologia e design che è il LaCie Little Disk 500 GB ad un prezzo molto più che ragionevole.

Hardware: design

Design is not just what it looks like and feels like. Design is how it works.
Steve Jobs

Mai frase fu più azzeccata come in questo caso. Il LaCie Little Disk è

un parallelepipedo fatto e finito, senza alcuna concessione ad alcuna complicazione alla pura figura geometrica, non fosse per lo smusso di angoli e spigoli. Color nero lucido (sporchevolissimo, rigabilissimo), ricorda da vicino l’obelisco di 2001 Odissea nello spazio:

Il cavo USB è nascosto ed integrato all’interno del box stesso: togliendo il coperchio inferiore è possibile estrarre il (corto) cavo in plastica semirigida (così è facile spingerlo di nuovo al suo posto). Si poteva pensare anche ad un sistema più “articolato”, ad esempio con l’avvolgimento a molla, ma la soluzione adottata e più semplice e quindi molto meno soggetta a guasti.

Purtroppo la superficie troppo delicata non rende completamente giustizia ad un design altrimenti perfetto.

Hardware: caratteristiche e funzionamento
Per le specifiche dettagliate vi rimando alla pagina ufficiale. Vi dò giusto qualche informazione: la velocità di rotazione di 5400 rpm non sarà fulminante, ma è la massima possibile (per ora e per quanto ne so) con sistemi di questo tipo. D’altra parte anche l’HD interno del mio MBP è a 5400 rpm.
Complice anche il collegamento USB, i tempi di trasferimento non sono da primato, ma la massima velocità è giustamente sacrificata sull’altare della portabilità. Nei compiti di tutti i giorni, comunque, non ve ne accorgerete più di tanto.

Le dimensioni esterne sono ridotte all’osso, e sono le medesime del concorrente Western Digital, se non fosse per un un millimetro e qualcosa di differenza, a favore del WD, per quanto riguarda lo spessore. Poca roba. Mi sarei aspettato una larghezza maggiore nel LaCie a causa dell’alloggiamento interno del cavo USB, ma così non è. Fantastico!

Nella scatola sono inclusi una prolunga USB 2.0, nel caso non vi basti il cavo inglobato nel box (sporge di soli 9 cm, presa usb inclusa) e

un cavo per l’alimentazione secondaria, sempre via USB. Spero di non averne mai bisogno, perché comprare un HD con cavo USB inglobato, per poi doversi portare appresso altri cavi, non è proprio il top.Il Little Disk comunque funziona che è una meraviglia: il piccolo LED azzurrino che notifica l’attività del disco è molto discreto, il disco stesso è molto molto silenzioso e scalda pochissimo.

Basta collegare l’USB per vederlo partire in un lampo e, una volta finito il lavoro, basta smontare i volumi e estrarre l’USB per spegnerlo, non essendoci infatti (e ovviamente) tasti di accensione/spegnimento. Quando estrarrete l’USB il LittleDisk risponderà con un pigolio straziante, come di pulcino morente, ma non vi preoccupate, è tutto ok.

Se vi interessa, la meccanica è Samsung, in particolare si tratta di un Samsung HM500LI.

Software e manuali
Sul disco sono precaricati alcuni software per il backup e i manuali. Alcuni software sono disponibili in versione Windows e Mac, tra cui SilverKeeper, un programma di backup incrementale che però io non uso e non userò, poiché uso già SuperDuper! per le copie carbone e un giorno potrei anche decidere di utilizzare TimeMachine. Più interessante il software LaCieSync per sincornizzazione e criptaggio (o criptazione??) dei dati: peccato sia solo per Windows. Vabbé, troverò alternative (per la sincronizzazione basta il comando UNIX rsync, molto facile da usare e trasformare in script/applicazione) se mi serviranno.

I manuali sono dettagliatissimi e illustrano l’utilizzo (collegamento, partizioni, ecc..) del disco con Windows e Mac. Nessuna traccia di Linux, probabilmente perché non esiste un “Linux standard”. Tali manuali sono ovviamente disponibili anche online.

Conclusioni
Il LaCie Little Disk ha tutto quello che potrete desiderare da un hard disk portatile. È piccolo, anche il cavo USB è integrato, ha un design da Audi di ultima generazione (una A5, non quel cesso della Q7), è silenziosissimo e non scalda. Anche il prezzo è accessibile, il che non guasta mai.
Unici difetti? Cavo USB integrato troppo corto e superficie esterna troppo delicata. Inoltre l’accoppiamento coperchio/box non si può dire sia perfetto… Insomma difetti da perfezionista. Ovviamente non è il disco che fa per voi se quello che vi interessa sono le prestazioni e non la portabilità.

’nuff said