Primo di una serie di post sul mio nuovo gioiellino: il MacBook PRO. Oggi si parte con la tastiera (attenzione golosoni: tastiera, non pastiera!): com’è, come va, scorciatoie interessanti e altro ancora.

MORFOLOGIA
La tastiera del MacBook PRO è la tipica tastiera Apple: pochi tasti, ma grandi, ben distanziati e di forma regolare. Il layout di base è QWERTY, poi personalizzato a seconda del pacchetto linguistico.
Si può dividere in 4 “fasce”, a seconda della funzione:

  1. La prima riga dal’alto alto contiene i tasti esc, i tasti funzione dall’F1 all’F12 e il tasto eject. I tasti funzione possono controllare caratteristiche sia “standard” sia “speciali”: quelle speciali sono quelle disegnate sui tasti, quindi regolazione lumnosità monitor, exposé, dashhboard, regolazione luminosità tastiera, controlli iTunes, regolazione volume. Come distinguere la differente azione di controllo del singolo tasto? Col tasto fn, che si trova in basso a sinistra nella tastiera. In Preferenze di Sistema>Tastiera e Mouse>Tastiera è possibile mettere o togliere la spunta “Utilizza tutti i tasti F1, F2, ecc, come tasti funzione standard” che modifica il comportamento in corrispondenza della pressione del tasto fn (senza spunta: il tasto attiva la funzione speciale senza bisogno di premere fn e quella standard premendo fn, viceversa con la spunta. Io l’ho spuntata, quindi gli esempi che seguono sono riportati per questa modalità).
    Qualche scorciatoia: premendo ctrl + F2 (o ctr + fn + F2 se l’opzione di prima non è spuntata) è possibile passare alla navigazione da tastiera dei menù nella barra; premendo alt + fn + F2 o F1 (o solo alt + F2 o F1 se l’opzione di prima non è spuntata) si apre il pannello preferenze Monitor; sempre con la scorciatoia di prima, ma usando i tasti F3 o F4 si apre il pannello prefernze Exposé, con F5 o F6 quello della Tastiera e Mouse, con F1, F11 o F12 quello del volume.
  2. La seconda riga dall’alto presenta il tasto \, i numeri e il tasto backspace. Il tastierino “virtuale” è stato eliminato, probabilmente non lo usava nessuno.
    Qualche scorciatoia: la combinazione fn + backspace simula il tasto canc negli editor di testo; la combinazione cmd + backspace, a seconda dell’editor di testo, cancella l’intera riga; la combinazione cmd + backspace nel Finder cancella i file selezionati.
  3. C’è quindi la zona dei caratteri alfabetici, punteggiatura, invio, tab e maiuscolo (spero non ci sia nulla da spiegare)… Ah, giusto: alt + maiuscolo + e fa la È.
  4. Infine l’ulima riga, dedicata ai tasti funzione, alle frecce e alla barra spaziatrice. Da notare che Apple ha deciso di seguire le esigenze degli utenti aggiungendo un tasto cmd e un alt a destra della barra spaziatrice, io sull’iBook avevo un inutile invio. Tra l’altro Apple, seguendo la sua strategia di non inflazionare il logo, ha tolto la mela dal tasto cmd: mai più MELA + C, d’ora in poi solo COMMAND + C.

LE SCORCIATOIE
Io amo le scorciatoie. I miei amici mi pendono in giro, ma che ci posso fare? E poi sono facilissime da imparare.
Innanzitutto in tutti i menù, accanto ad ogni opzione è rappresentata la corrispettiva scorciatoia da tastiera.
Oltre le classiche scorciatoie che tutti sanno (cmd c = copia, cmd v = incolla, cmd x = taglia), quasi tutte le altre sono composte da tasto modificatore + iniziale parola chiave in inglese. Esempio: chiudi finestra, in inglese Window = cmd + w. Esci dall’applicazione, in inglese Quit = cmd + q. Nuova finesra? cmd + n. Nuova cartella? maiusc + cmd + n. Seleziona tutto, in inglese All = cmd + a. Minimizza finestra? cmd + m. E così via.
Da notare che i tasti possono modificare anche il comportamento delle azioni date col mouse: per esempio, per chiudere tutte le finestre di un’applicazione basta tenere premuto il tasto alt mentre si clicka col mouse sul pulsante chiudi. Oppure alt cmd w. 😉
Per selezionare più file contemporaneamente: se i file sono lontani tra loro si tiene premuto cmd e si selezionano i file col mouse, se invece si vuole selezionare una serie di file tutti “vicini”, si seleziona il primo file, si tiene premuto maiuscolo e quindi si seleziona l’ultimo file.

MUOVERSI NEL TESTO
Come potete notare mancano i tasti “inizio”, “fine”, “pagina su”, “pagina giù”. Questi si possono ottenere rispettivamente con fn + sinistra, fn + destra, fn + su, fn + giù. Attenzione che il comportamento di “inizio” e “fine” in Mac è diverso da quello in Windows: nel primo caso si intende inizio documento – fine documento, nel secondo (se non ricordo male) inizio riga – fine riga. Per andare a inizio o fine riga sul Mac dovete rispettivamente usare cmd + sinistra o cmd + destra.

L’ILLUMINAZIONE
La tastiera del MBP dispone di retroilluminazione automatica: quando l’illuminazione esterna scende sotto una certa soglia, la tastiera viene illuminata. È possibile attivarla da Preferenze di Sistema>Tastiera e Mouse>Tastiera e si può regolare l’intensità dell’illuminazione con i tasti F5 e F6. I sensori di luminosità sono sotto la zona delle casse, ai lai della tastiera (almeno, così è sul MBP da 15″ di inizio 2008)

PREGI/DIFETTI
Il principale difetto della tastiera del MBP è che è difficile smontarla. Per toglierla bisogna aprire il portatile e praticamente smontarne metà, dato che si deve separare il guscio superiore da quello inferiore. Questa complicazione è forse dovuta alla necessità di rendere il gruppo tastiera più stabile possibile, ed infatti la mia è totalmente priva di scricchiolamenti o differenze di pendenza (a differenza dell’iBook).
Tra i pregi vi è sicuramente la comodità e l’ergonomia, dato che i tasti sono grandi, ben spaziati tra loro e la tastiera ha una forma regolare (è un rettangolo, senza strane anse o rientranze).
Purtroppo, però, i sensori di luminosità sono troppo vicini alla tastiera, quindi ad esempio vengono attivati accidentalmente quando si usa il maiuscolo o il tab. Per fortuna il sistema è intelligente e si accorge che solo uno dei sensori è stato attivato, quindi monitor e tastiera tornano alla luminosità “giusta”. Comunque sono veramente sensibili!

’nuff said