…ma a me mi piace!

il dock è stato creato a partire da un miscuglio di file presi qui, qui e qui. Mentre l’auto è puro d’orgoglio nazionale, andiamone fieri!

A parte il gusto personale, se ci pensate, il fatto di poter cambiare tanto facilmente l’aspetto del dock e con una quantità pressoché illimitata (basta un po’ di fantasia) di varianti è cosa alquanto gradita, che in Tiger era possibile solo in misura ridottissima. Per cambiarne l’aspetto non c’è bisogno di alcun software aggiuntivo, ma solo di un po’ di pazienza e attenzione… è inutile che vi scrivo la procedura, la troverete in rete con una semplice ricerca (ricordatevi solo di fare i backup dei file che volete modificare) e qualcuno ha già cominciato a fare i primi script per l’installazione semiautomatica.
Stessa cosa per le icone di sistema: senza dover aspettare Candybar 3 (a pagamento, tra l’altro) potete seguire, sempre con moooolta pazienza e taaaanta attenzione (e un bel backup dei file in questione), il tutorial proposto ed approfondito qui (sono troppo pigro per riscriverlo qui in Italiano…). Dato che chi fa le icone per i nostri Mac è anche tanto gentile, potete spesso saltare il passo di trasformazione da ICO a ICNS. Io finora preferisco usare quelle di default, i set a 512px sono ancora rari! Naturalmente per le cartelle non di sistema vale il classico metodo “copia e incolla” dal pannello “Ottieni informazioni”.

’nuff said

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