La sfida di questa settimana è dare tre esami in tre giorni, passandoli tutti e tre per poter così finalmente ottenere la laurea triennale in Ingegneria Aerospaziale. Le prove si svolgeranno così:

  • Mercoledì 7, ore 14.30: esame orale di Tecnica e Sperimentazione Aerospaziale, della durata di circa un’ora. Ho scoperto che il professore ha un bel MacBook nero, ma questo è l’unico aspetto “positivo” della vicenda.
  • Giovedì 8: studio pazzo e disperato, nessuna prova.
  • Venerdì 9: dalle 8.30 alle 9.30 prova scritta di teoria di Scienza delle Costruzioni 2 (se non lo passo diventa scienza delle cAstrAzioni). Dalle 9.30 a tempo indeterminato (circa 3 o 4 ore) prova scritta pratica di Scienza delle Costruzioni 2. Conclusa la quale chiederò di poter fare subito l’esame orela (sempre di SDC2) e poter così scappare all’altro esame che mi aspetta! Infatti, ore 15.30 esame di Aerodinamica e Fluidodinamica 2, che dura un paio d’ore. A seguire costringerò il professore a farmi l’esame orale subito. Perché? è presto spiegato!

Il motivo principale è di natura burocratica. Dovete sapere che, benché l’appello di laurea sia il 5 marzo, bisogna verbalizzare i voti entro il 15 febbraio (ma perché???). Non solo, vi è un altro pizzico di follia: entro il 12 febbraio, cioè prima del termine per la verbalizzazione, bisogna presentare la domanda di laurea. Essa consiste in un bollettino di non so quanti euro (intorno ai 40) da versare al Politecnico per dirgli: ehi, guarda che io voglio laurearmi! Ecco, il problema è che proprio per come sono messe le date limite, chi ha la speranza di laurearsi ma non ha ancora affrontato l’ultimo esame (perché, che ne so, ce l’ha il 14), deve comunque pagare i 40 euro. Così se poi non supera l’esame, non solo non si può più laureare, ma ha comunque buttato 40 euro che vanno a finire nelle tasche del Polimi. Cosa ci voleva a spostare il limite della domanda di laurea al 15 o al 16? Boh! Misteri. Comunque ecco una lista di prerequisiti per poter partecipare alla sfida della settimana:

  1. Essere iscritti al Politecnico di Milano, Ingegneria Aerospaziale, terzo anno propedeutico.
  2. Possedere grandi doti di permeabilità alle nozioni, così da immagazzinare enormi quantità di dati in breve tempo. Ognuno può attrezzarsi come meglio crede. D’altra parte quello che è richiesto per rimanere in pari è di superare 10 esami l’anno.
  3. Avere a disposizione giorni da 35 o 40 ore e settimane da 10 giorni, in modo da potersi dedicare anche alla propria igiene personale, agli affetti e alla vita privata, oltre che allo studio. In mancanza di tale requisito bisognerà certamente rinunciare a qualcosa.
  4. Non obbligatorio, ma utile, è il dono dell’ubiquità. In ogni caso, se non ce l’avete, vi verrà consegnato insieme alla laurea del quinto anno.
  5. Avere tanta tanta tanta pazienza e un atteggiamento rilassato di fronte a ciò che vi capita. Tanto non potrete comunque cambiare le cose.
  6. Avere la consapevolezza che studiare bene e completamente il programma di una materia non basta ad avere la certezza di superare l’esame. Vi da’ solo qualche possibilità in più.
  7. Avere bene in mente che non passare l’esame non significa non conoscere la materia.

Se possedete tutti i requisiti sopra elencati, allora anche voi potete partecipare alla sfida al limite della settimana e vedere se siete davvero capaci di superare tre esami (tosti) in tre giorni, arrivando alla fine possedendo ancora le principali facoltà mentali che contraddistinguono l’essere umano dai vegetali.

’nuff said