Innanzitutto: cos’è Xfoil? Xfoil è un software opensource multipiattaforma, creato per aiutare gli ingegneri aeronautici a studiare i flussi subsonici attorno ad un profilo alare dato o, dualmente, a progettare un nuovo profilo.
Capisco che questo software, di per sé, interessi a poche persone, ma la procedura per installare Xfoil è molto simile alla procedura per l’installazione di altri software opensource, tipicamente quelli portati da piattaforma Linux/Unix a piattaforma Mac OS X, quindi può interessare un po’ tutti.

Installazione di Xfoil (tramite Fink)
C’è da dire che Xfoil può essere compilato a mano, ma è complicato e poco pratico! Per fare le cose facili usiamo Fink.

Gli ingredienti:
Per prima cosa bisogna installare i “devloper tools”, contenuti nel DVD di installazione di Mac OS X. Sarebbe meglio scaricare l’ultima versione disponibile di Xcode, direttamente dall’Apple Developer Connection Member Site, dopo esservi iscritti (gratuitamente): mi raccomando, è essenziale che Xcode e i Developer Tools siano installati! Inoltre dovrete installare X11, che trovate sempre sul DVD di installazione di Mac OS X.
A questo punto scaricate e installate Fink. All’interno del dmg di Fink troverete anche “FinkCommander”, che è l’interfaccia grafica di Fink che permette di evitare l’utilizzo
del terminale, sia per l’installazione dei pacchetti, sia per la modifica delle impostazioni di Fink.

Impostazioni di Fink:
Aprite FinkCommander: la finestra mostrerà una lista di programmi, tutti quelli disponibili per l’installazione. O quasi: infatti di default Fink mostra solo i programmi così detti “stable”, che sono un terzo del totale. Per visualizzare tutti i pacchetti disponibili, compresi gli “unstable” (che, però, non sono per nulla instabili), dalle preferenze di FinkCommander scegliete il tab “Fink” e quindi spuntate “Use unstable package”:

ok, quando Fink avrà aggiornato la lista, non vi resta che cercare “xfoil”, o qualunque altro programma vogliate installare: per ogni pacchetto vengono mostrate le informazioni riguardo al numero di versione, al tipo di installazione disponibile (da codice sorgente o da binario), lo stato (installato o no) e altro ancora.

L’installazione del pacchetto:
Le installazioni da preferire sono quelle da binario, perché durano di meno: nel caso di Xfoil, però, si può scegliere solo l’installazione da sorgente. Per installare un pacchetto disponibile in binario selezionatelo e cliccate sull’icona con su disegnato “+ A” (con il + in viola), per il file da sorgente invece cliccate quella con su disegnato “+ h” (con il + in verde): a volte la versione in binario potrebbe essere più vecchia di quella della sorgente, decidete voi il miglior compromesso per le vostre esigenze.
Ok, ora vi verrà chiesto di inserire la password di amministratore e di accettare l’installazione del software: Fink si occuperà ora di scaricare tutti i programmi e le librerie necessarie, compilarle e installarle, e poi farà la stessa cosa con il software di nostro interesse. È quindi necessaria una connessione internet e… tanta pazienza!! Sul mio G4 l’installazione di Xfoil ha richiesto un’ora e mezza circa! Alla fine del processo, se tutto è andato bene, avrete Xfoil installato! Vi consiglio, in ogni caso, di leggere attentamente il manuale di Fink se siete alle prime armi.

Lanciare Xfoil
Xfoil gira su X11 (purtroppo), quindi per prima cosa lanciate X11 (Applicazioni>Utility>X11). Aprite il terminale di X11 e quindi navigate fino alla cartella, per farlo digitate:

cd /sw/bin

ora per lanciare l’applicazione digitate

./xfoil

ora siete pronti ad utilizzare xfoil. Mi raccomando, dopo la prima visualizzazione, NON chiudete la finestra del grafico, altrimenti alla successiva prova il programma uscirà con un errore.
Ok, ecco fatto. Ora dovrete solo imparare ad usare il software Xfoil! 🙂


p.s.: guardando meglio su Fink mi sono accorto che il pacchetto di Xfoil è solo per PPC e non per Intel. Se siete interessati al pacchetto vi conviene scrivere al “maintainer” del pacchetto, oppure provate l’installazione manuale: non è un’impresa impossibile, è solo più difficile…

’nuff said