Molti dei più “anziani”, che hanno avuto a che fare con i computer degli albori dell’informatica, saranno sicuramente avvezzi al concetto di mainframe. Ora, con la sempre maggiore diffusione della banda larga, il concetto di mainframe sta tornando in auge, declinato nella versione “Web Operating System”: l’idea è quella di accedere col proprio terminale ad un sistema operativo installato su un server, chissà dove e chissà come, tramite il Web. Il vantaggio sta nel fatto che le specifiche hardware del terminale possono essere poverissime, appena sufficienti a mantenere attiva una bella connessione internet a banda larga. Inoltre il proprio account sul sistema può essere raggiunto da ogni luogo in cui sia presente una connessione internet, proprio come la propria casella e-mail. Questo tipo di sistema operativo non è pura “fantascienza”: ultimamente è stato lanciato la versione alpha di YouOS, un web operating system basato sulla tecnologia AJAX, molto semplice e dotato di alcune applicazioni base, come l’orologio, l’editor di testi, le note, il client di instant messaging (chat), alcuni giochi, un browser, un client di posta elettronica (in realtà, funziona solo nella rete di YouOS), la shell, alcuni programmi per monitorare YouTube e Flickr e altre centinaia di programmi più o meno utili, che possono essere installati o disinstallati grazie ad un apposito installer. Udite udite… c’è anche un “simulatore” di Mac OS System 7, un client per MSN e c’è pure il mitico programma “Eliza”, lo psicologo virtuale. Su YouOS potranno essere salvati i propri file, per poi essere gestiti ad ogni login, il che rende il sistema molto versatile per, ad esempio, quegli studenti che possono accedere al Web dai computer della propria università, per avere sempre sottomano il proprio lavoro. Naturalmente pensare di lavorare seriamente con  YouOS è un’utopia: il sistema è, come già detto, allo stadio di alpha, e ancora molte cose restano da definire. Inoltre il maggior difetto di questo sistema è… la lentezza! La velocità di esecuzione e di caricamento dei programmi dipende, infatti, dalla velocità di connessione di cui disponiamo. Inoltre, scordatevi di usarlo con Safari. E poi, come la mettiamo col discorso privacy? Comunque è un bellissimo esperimento, da provare! E ora un po’ di screenshot:
aBrowser
Installer
Rich Text Editor
YouPong

’nuff said