Colgo l’occasione datami da un (nuovo) lettore di JsB per parlare del “Think Different”, termine diventato famoso grazie ad Apple, ormai sulla bocca di tutti. Diciamolo subito, il Think Different non l’ha inventato Apple, semplicemente l’ha fatto proprio e l’ha scelto come linea di condotta. Ma cosa vuol dire Think Different? Cerchiamo di capirlo insieme! Per prima cosa, riportiamo la versione italiana del “manifesto del Think Different” (sì, c’è un manifesto, come in ogni liena di pensiero che si rispetti):

Ecco i pazzi.I disadattati.
I ribelli.
Quelli che procurano guai.
Le persone inadatte al proprio compito.
Quelli che pensano in modo diverso.
Loro, non sono amanti delle regole.
E non hanno alcun rispetto dello status quo.
Potrai elogiarli, essere in disaccordo con loro, citarli, non credere a ciò che dicono, glorificarli o diffamarli.
Ma l’unica cosa che non potrai fare è: ignorarli.
Perché loro cambiano le cose.
Inventano, immaginano, guariscono.
Esplorano, creano,  ispirano.
E fanno progredire l’umanità.
Forse, devono essere pazzi.

In quale altro modo puoi  osservare una tela vuota e vedere un’opera d’arte?
O ascoltare, seduto in silenzio, una canzone che non è ancora stata scritta?
O fissare un pianeta rosso e vedere un  laboratorio su ruote?

Noi creiamo strumenti per questo tipo di persone.
Mentre alcuni li considerano pazzi, noi li chiamiamo geni.
Perché quelli che sono pazzi abbastanza da pensare di poter cambiare il mondo, sono quelli che ci riescono.

il punto di partenza è questo. Poi ci sarebbe anche una certa favola sulle grotte, ma questo è un altro discorso! Ma cosa vuol dire praticamente Think Different? beh, è semplicissimo, partiamo da un esempio sui sistemi operativi: documento nella cartella A da spostare nella cartella B. Mettiamo che non ci ricordiamo nemmeno dove sia la cartella a. Come si fa? Su Windows, purtroppo, bisogna usare la pessima funzione cerca: dopo un quarto d’ora di ricerca, si trova il documento. Su Windows, usare il drag&drop è abbastanza scomodo, quindi si fa control x e poi si naviga fino alla cartella giusta e quindi control v. Su Mac, per cercare il documento si usa spotlight: qualche micro-secondo di attesa e abbiamo il file. Poi lo si prende e lo si trascina di cartella in cartella fino al punto esatto, perché su Mac le cartelle si aprono da sole quando si sta trascinando qualcosa… si chiamano cartelle ad impulso. Oppure, si apre la cartella di destinazione e si usa il drag&drop con una botta di Exposé. Facile, veloce, elegante. Un esempio più pratico? Guardate gli snodi dello schermo dei portatili “PC” e poi quelli dei MacBook o anche degli iBook. Oppure, guardate come sono disposte le porte input/output (USB, Firewire ecc…) sui Mac e sui PC. Oppure ancora, lo slot di caricamento dei CD, la disposizione e la grandezza dei tasti della tastiera, lo scrolling sul mousepad (un dito movimento normale, due dita scrolling, niente “zone” di scroll o robe simili) e tante altre cose. In definitiva, il Think Different in Apple si concretizza in estrema facilità d’uso e grandissima cura per i dettagli, sia ergonomici/funzionali sia anche solo estetici: concetto riassumibile nella frase “Design is not just what it looks like and feels like. Design is how it works”, pronunciata proprio da Steve Jobs. Think Different non vuol dire pensare differente per partito preso o per “indottrinamento”, ma spendere energie per trovare una soluzione brillante e incredibilmente semplice ad un problema maledettamente complicato. Questo principio vale sempre, non solo nel mondo dei computer. Ad esempioe è quello che abbiamo fatto oggi alla riunione del C.V.V.! Problema: posizionamento dell’asta di comando dell’equilibratore senza distruggere mezzo aliante. Soluzioni: molteplici, ognuna con i suoi pro e contro, alcune decisamente “different”, altre più tradizionaliste, tutte comunque a loro modo valide. Ma il vero Thinker Different che è in me non ha potuto fare a meno di pensare: “e se l’asta non fosse un’asta…?”, anche se poi la mia soluzione è stata (per ora) questa soluzione, ma anche questa aveva i suoi validi pro e i suoi inevitabili contro. Think Different è guardare prima degli altri dove nessuno guarda, trovare la soluzione dove nessuno la stava cercando! Think Different vuol dire smettere di pensare al “cosa” e concentrarsi sul “come”. Think Different è, soprattutto, non aver paura di sbagliare e non aver timori a dire la propria! Secondo me, gli ingegneri veri, quelli bravi sul serio, sono molto Think Different, e magari non lo sanno!

’nuff said

p.s.: sapete cosa distingue un Mac da un PC? ma è ovvio….il Cazzillo (fortuna che poi l’ho ritrovato)! Sembra una scemenza, ma il cazzillo rientra a pieno diritto nella filosofia del Think Different.

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