Ci sono delle giornate in cui arrivare fino in fondo è davvero qualcosa di estremamente complicato. Sai già, appena suonata la sveglia, che la fine della giornata appena iniziata è lontanissima. Uno spiraglio di luce sottile in fondo al classico tunnel buio pesto. Il più delle volte queste giornate cominciano con il traffico di Milano (infatti oggi ho dovuto usare l’auto, in luogo del motorino ) e finiscono con una coda in autostrada. Molto spesso nell’arco di queste mini odissee, i nostri pensieri vengono interrotti da frammentarie immagini di divani accoglienti, letti morbidi e tavole imbandite. Una volta arrivato a casa, essendo distrutti, ci preoccuperemo relativamente della morbidezza del letto o della quantità/qualità di cibo che ci aspetta, l’importante e riposare le stanche membra e…rimembrare! Sì, perché molto spesso, sono proprio queste giornate “spaccamotori” (come la famosa 500 miglia di Hanna e Barbera) che ti lasciano esausto, stremato e senza forze, quelle che regalano le soddisfazioni più grandi, tanto da diventare giornate da ricordare. Oggi è stata una giornata di quelle, una giornata da “quattro s”: stanco stanco stanco e soddisfatto.. Ho la testa e il corpo pieni zeppi di immagini, suoni, alianti smontati, cose da fare (tante), chilometri fatti, domande da porre, risposte trovate, fotografie calcoli disegni equazioni nove idee e nuove speranze. Domani è sabato, so già che non mi riposerò! Ma questa giornata volge ormai al termine, desidero solo una notte serena e il conforto di sogni chiarificatori. Solo una cosa mi manca, ora: essere vicino alla persona che amo! Ciao bellissima, a presto!!

’nuff said